Pioggia di eliminazioni nobili al Citi Open di Washington DC. Oltre a quella del favorito Rafa Nadal, sono infatti arrivate anche quelle di Félix Auger-Aliassime, Cameron Norrie e Reilly Opelka, che, unite a quelle dei vari De Minaur, Dimitrov, Evans e Bublik dei giorni scorsi, fanno sì che solo tre seed siano rimasti in gioco: Sinner (N.5), Millman (N.11) e Harris (N.14). Orfani di star, gli organizzatori possono però sorridere per la folta presenza di tennisti americani fra i primi otto: saranno quattro i giocatori di casa a cercare un posto in semifinale, due dei quali (McDonald e Kudla) se la vedranno in un derby.
PARTE BASSA: PROSEGUE L’ASCESA DI BROOKSBY
Sorprendente, ma solo fino a un certo punto, l’eliminazione di Félix Auger-Aliassime, battuto 6-3 6-4 dal coetaneo statunitense Jenson Brooksby, che quest’anno ha vinto 37 incontri su 44 e possiede un tennis sincopato capace di mandare fuori giri gli amanti dello scambio breve e lineare quale appunto è FAA, non brillantissimo nel post-Wimbledon (ha perso al primo turno Olimpico con il doppista Purcell e in questo torneo aveva perso il primo set contro Seppi). Brooksby è al primo 500 della carriera, ma dopo aver raggiunto la finale a Newport poche settimane fa sembra essersi acclimatato al circuito principale, e ieri ha ottenuto la sua prima vittoria contro un Top 50 in maniera anche piuttosto netta: solo due palle break concesse (entrambe salvate), 81% di punti con la prima, 76% con la seconda e zero ace subiti contro un avversario che nell’ultimo anno ne ha mediamente infilati nove a partita.
Brooksby è stato avanti fin dall’inizio, conquistando 12 dei primi 14 punti dell’incontro per il rapido 3-0 grazie a delle risposte brillanti e profonde con i piedi vicini alla linea di fondo. Preso il vantaggio, ha gestito con relativa tranquillità ma regalando alcune delle sue (presto) note smorzate bimani e mostrando una copertura di campo che per un giocatore abbondantemente sopra il metro e novanta ricorda un po’ Daniil Medvedev:
L’unico momento di sofferenza per Brooksby è arrivato al momento di servire per il set sul 5-3, quando ha concesso una palla break con un rovescio lungolinea in rete. Mostrando notevole panache, l’ha cancellata con una seconda esterna che ha buttato FAA fuori dal campo dandogli lo spazio di tirare l’inside-in vincente. Trovatosi nelle medesime ambasce dopo aver perso il braccio di ferro sulla diagonale di destra ha poi giocato un altro punto esemplare, passando con il rovescio lungolinea dopo aver attirato il canadese a rete prima di vincere il set con una prima esterna. Il secondo set si è invece deciso nella parte centrale, quando Brooksby ha inanellato un parziale di 12-1 che l’ha portato sul 4-2, breakkando nel quinto gioco grazie ad un doppio fallo. Aliassime ha salvato un match point sul 3-5, ma solo per perdere l’ultimo game di risposta a zero. Se Brooksby dovesse vincere il prossimo incontro si assicurerebbe l’ingresso in Top 100.
E il suo prossimo avversario sarà John Millman, che ha battuto Reilly Opelka per 6-3 7-6(4). L’aussie ha risposto benissimo contro uno dei migliori battitori del circuito, finendo addirittura per vincere più punti di lui sulla prima (73 percento a 72). Nel primo set ha avuto un’occasione già nel quarto game, ma Opelka si è salvato con l’ace centrale. Salvatane una a sua volta sul 2-2, Millman è passato nel sesto gioco con un bel vincente di dritto lungolinea ed uno scambio vinto sulla diagonale di destra, incamerando il parziale in tranquillità. La partita sembrava destinata ad allungarsi, perché nel secondo Opelka ha breakkato a zero andando a servire sul 5-3: Millman ha però trovato un complicatissimo passante in corsa di rovescio, e si è riportato in partita grazie ad un errore bimane dell’avversario. Al tie-break è bastato un solo mini-break all’australiano, giunto sul 2-2 quando Opelka ha perso l’equilibrio e toccato la rete dopo aver giocato una volée di rovescio; Millman a quel punto ha tenuto i quattro servizi successivi e si è guadagnato i quarti di finale.
PARTE ALTA: RILANCIO NISHIKORI
L’avversario del regicida Harris sarà un Kei Nishikori che nelle ultime settimane sembra essere tornato a buoni livelli: nell’incontro di ieri, il finalista dello US Open 2014 ha rimontato uno dei migliori giocatori della stagione, Cameron Norrie, con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 grazie soprattutto al superiore magistero con la seconda (67 percento di punti vinti a 30). Nel primo set Kei aveva colpito per primo, salendo 2-1 e servizio con una poderosa risposta vincente di dritto inside-in. Da lì però Norrie ha vinto quattro game di fila, tenendo due turni di battuta agonici da 26 punti complessivi (due palle break salvate sul 4-2) e chiudendo il set sul 6-3.
Nel secondo i due hanno servito molto meglio (Nishikori ha perso appena quattro punti al servizio, Norrie sei), ma il nipponico ha saputo trovare il pertugio: avanti 4-3, è salito 15-30 con un bel lob che la veronica di Norrie non è riuscita a controllare; guadagnatosi una palla break su un tentativo di smorzata risibile del recente campione di Los Cabos, Nishikori ha stampato un dritto sulla riga laterale (la sua abilità nel cambiare direzione al colpo è stata uno dei fattori decisivi in una partita dagli scambi sovente prolungati), strappandogli la battuta e pareggiando i conti dei set.
Il terzo è stato l’esatto contrario del precedente: i due si sono tolti il servizio sei volte in nove game, complice il 10/20 con la prima di Nishikori e il misero 2/11 con la seconda di Norrie. Nishikori è scappato avanti due volte, sul 2-1 (con due splendidi vincenti lungolinea) e sul 3-2 (quando è stato il rovescio in cross a menare le danze e Norrie ha chiesto un MTO), e sembrava aver staccato il biglietto per i quarti con l’ulteriore break che gli ha dato il 5-2. Cameron ha ritrovato un po’ di verve, recuperandone uno con una bella risposta di rovescio e apparentemente riaprendo l’incontro, ma il rovescio di Nishikori è salito nuovamente in cattedra, e in vari gusti: passante, cross anticipato, risposta allo slice da sinistra e doppio match point per lui. Norrie ha salvato il primo con la botta al centro, ma quando Kei ha risposto nuovamente al servizio esterno ha messo un dritto in corridoio, abbandonando il torneo.
L’altro quarto di finale della parte alta vedrà invece un derby Made in USA fra Denis Kudla e Mackenzie McDonald. Il primo ha battuto Brandon Nakashima (alla sua tredicesima partita in due settimane e mezzo) per 3-6 7-6(3) 6-4 pur vincendo otto punti in meno rispetto all’avversario. Dopo essersi fatto recuperare un break nel secondo, Kudla ha salvato tre palle che avrebbero mandato l’avversario a servire per il match (una sul 4-4 e due non consecutive sul 5-5) prima di scappare nel tie-break vincendo gli ultimi quattro punti. Dopo uno scambio di break all’inizio del terzo, ha trovato le energie necessarie per vincere 12 degli ultimi 13 punti della contesa, strappando la battuta a zero a Nakashima nel nono gioco e chiudendo rapidamente. Decisamente più lineare il successo di McDonald, che ha inferto un doppio 6-4 ad Ivashka trovando il break decisivo nel nono game di entrambi i parziali.
SINNER IN SEMIFINALE DI DOPPIO: BATTUTO KYRGIOS
Jannik Sinner sembra divertirsi sempre di più nella specialità di coppia. Il rosso e Sebastian Korda (da lui eliminato poche ore prima) hanno infatti eliminato Frances Tiafoe e Nick Kyrgios con un doppio 6-4, raggiungendo la semifinale – per Sinner si tratta della sesta vittoria consecutiva in doppio dopo aver vinto il titolo ad Atlanta la scorsa settimana. Dopo uno scambio di break iniziale, i vincitori hanno piazzato i break decisivi nel settimo game del primo e nel nono del secondo. I loro prossimi avversari saranno le tds N.2 Skupski e Venus. Questo il punto più bello dell’incontro: