A raccogliere le prime impressioni ed emozioni dei quattro, storici, protagonisti dell’oro olimpico nella 4×100 maschile c’era anche il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu – in rigoroso ordine di partenza dai blocchi – hanno condiviso la gioia di un trionfo straordinario, racchiusa nell’audio che vi proponiamo qui di seguito.
“La differenza effettiva l’ha fatta soprattutto Marcell, ma credo l’abbia fatta anche Lorenzo (il primo frazionista, ndr)” ha raccontato Filippo Tortu, uomo copertina di questo successo in virtù della rimonta decisiva in ultima frazione sul corridore britannico. Una rimonta coronata per un solo centesimo, grazie a quel tuffo che sostanzialmente è il suo marchio di fabbrica. “Mi hanno sempre preso in giro perché mi tuffavo da ragazzino anche quando ero dieci metri avanti, mi tuffo sempre; forse ho sbagliato sport! Quel tuffo per me ha un significato, ossia che ogni centimetro conta e ha una storia dietro. Quel centesimo, però, è da dividere in quattro“.
Marcell Jacobs, decisamente più parsimonioso nell’esprimere le proprie emozioni, ha scherzato sulle lacrime copiose di Tortu. “Filippo ha pianto per tutti! Io mi sono accorto subito che eravamo arrivati davanti a tutti. Sì, io e Gimbo abbiamo dato un bello stimolo a tutti, ma ognuno si è guadagnato la sua medaglia. Italia multicolore? Non ce ne rendiamo neanche conto, siamo tutti sotto la stessa bandiera“. Un punto, speriamo definitivo, su qualsiasi questione triviale riguardo alle origini dei nostri atleti.
Giusto una precisazione di carattere numerico. Filippo dice giustamente che la differenza l’ha fatta Marcell, che qualora ce ne fosse bisogno ricordiamo essere anche il campione olimpico dei cento metri, ma la frazione italiana più veloce è stata proprio l’ultima, quella corsa da Filippo in 8.845 secondi. Per darvi un riferimento, la 4×100 giamaicana di Londra 2012 vide Bolt correre 8.70 in ultima frazione. Not too bad.