[7] D. Collins b. [4] D. Kasatkina 6-3 6-7(10) 6-1
È un’estate piena di sorrisi per Danielle Collins. Dopo il successo di Palermo, il primo nel circuito maggiore, la dottoressa del circuito (è laureata in comunicazione) ha fatto il bis sul cemento californiano di San Jose, superando in tre set Daria Kasatkina (che l’aveva battuta in entrambi i precedenti). Dando così legittimazione alla wild card concessale per la Rogers Cup, la ventisettenne (risalita dal numero 36 al 27 del ranking, a quattro gradini dal suo best ranking) ha vinto così il suo decimo match consecutivo su due superfici diverse e si è lanciata nel migliore dei modi verso il cuore della campagna nordamericana e l’ultimo Slam stagionale.
Collins ha condotto agevolmente le operazioni nel primo e nell’ultimo parziale, quello nel quale ha rimediato al contraccolpo psicologico dei ben cinque match point falliti (due sul 5-3, gli altri nel tie-break dove aveva comunque rimontato da 0-4) in un secondo set che alla fine le è scivolato dalle mani. Una delle chiavi di lettura del match, il 62 per cento di punti conquistati da Collins sulle non irresistibili seconde di servizio della russa. “Ho eseguito bene il mio piano partita – il commento a caldo -, anche perché contro di lei il punto devi vincerlo otto volte per quanto è brava a muoversi in anticipo e a ribattere“.
RINASCITA – Apprezzabile anche la forza mentale con cui Collins ha saputo sciogliere il nodo più complicato della partita, dopo un primo set conquistato sulla spinta del dritto e di 21 vincenti: “Alla fine del secondo set sono stata forse anche troppo critica con me stessa – ha analizzato ai microfoni della WTA -, poi ho razionalizzato concentrandomi sul mantenere l’energia positiva e non abbattermi, sono stata brava a riuscirci“. Al punto che il terzo e decisivo parziale si è rivelato quasi un monologo.
La rinascita estiva di Collins acquista significato anche alla luce dei guai di salute che l’hanno colpita in primavera, quando si è dovuta sottoporre a un intervento chirurgico per superare i dolori derivanti dall’endometriosi. Il rientro è avvenuto al Roland Garros, dove si è spinta comunque fino al terzo turno, poi le graduali tappe di riallineamento. Il top della forma l’ha raggiunto a luglio: la semifinale a Budapest prima delle coppe sollevate a Palermo e a San Jose. Con la sensazione che qualcosa di buono possa ancora arrivare.