Dopo la lunga pausa di un’anno, interrotta nel mese di marzo nel torneo WTA 250 di Guadalajara, i risultati non sono stati entusiasmanti per Coco Vandeweghe, che a quanto pare ha mantenuto anche il suo carattere piuttosto spigoloso. L’ex top 10 statunitense, attualmente numero 160 del ranking di singolare, si è esibita nella giornata di ieri in una scenetta al limite del grottesco (o forse ben oltre) contro la georgiana Ekaterine Gorgodze, nel match di primo turno dell’ITF USA 16A di Landisville.
Viste le elevate temperature registrate in Pennsylvania, prima dell’inizio del terzo set è stata applicata la heat rule che ha previsto un’interruzione del gioco per permettere alle due giocatrici di riprendersi dal caldo. Vandeweghe, che aveva perso il secondo set 3-6 dopo aver vinto il primo 7-6(3), non ha gradito questa scelta e alla ripresa del gioco si è praticamente rifiutata di palleggiare con la sua avversaria nel corso del warm-up, rimandando la pallina dall’altra parte in maniera ingestibile o addirittura usando la mano sinistra.
Successivamente la stessa Coco ha rallentato la ripresa del gioco insistendo sul fatto che le condizioni meteo (la minaccia di pioggia sembrava imminente) non fossero adatte a giocare. Inutile aggiungere che l’avversaria dall’altra parte della rete è rimasta incredula. Successivamente il match, con Gorgodze avanti 2-0 nel terzo set, è stato nuovamente sospeso e la prosecuzione è in programma per la giornata di oggi.
Da regolamento, il comportamento di Vandeweghe è sembrato passibile di infrazione di condotta antisportiva. Su Twitter l’ex tennista Pam Shriver ha raccontato di aver subito una multa per una ragione simile a Wimbledon, dopo essersi rifiutata di svolgere un classico riscaldamento a causa del ritardo della sua avversaria nel riguadagnare il campo dopo una sosta per pioggia.