J. Isner b. [11] J. Sinner 5-7 7-6(4) 6-4
Gli ottavi di Cincinnati sfuggono a Jannik Sinner, fermato da un’ottima prestazione di un John Isner trascinato dal calorosissimo pubblico di casa. Il 36enne tennista americano ha sfruttato tutta la sua esperienza per vincere una partita che si era messa malissimo nel secondo tie-break, in cui era sotto un set e un minibreak. Isner vince quindi la prima sfida assoluta tra i due e rinnova l’ottimo momento di forma che sta attraversando. Il tennista americano ha vinto dieci delle ultime undici partite ed ha buone possibilità di approdare ai quarti anche del Master 1000 di Cincinnati, dopo la semifinale raggiunta a Toronto. Un torneo dalla buona tradizione per Isner quello dell’Ohio, nel 2013 il tennista americano si arrese in finale in due tie-break a Rafa Nadal.
Il primo set scorre come da programmi, con i servizi a fare da padrone e pochissime occasioni per passare avanti. L’equilibrio si rompe nel sesto game, e a doversi difendere è Sinner, che prima salva una palla break e poi al momento di servire per restare nel set al nono game è costretto a ricorrere al servizio per poter salvare il primo set. Il tentativo è di successo, e riesce anche a mettere pressione ad Isner, che nel turno di battuta immediatamente successivo perde le misure con il servizio e viene passato dal rovescio di Sinner sull’unica palla break di tutto il set. Una palla decisiva, visto che l’italiano non trema al momento di chiudere e si prende il primo set senza passare dal tie-break.
Isner sembra fare ancora più fatica atletica nel secondo set. La risposta è visibilmente meno efficace e quello che sembra sempre più vicino a trovare il break è Sinner, che è anche l’unico dei due a riuscire ad arrivare ai vantaggi sul servizio avversario. La soluzione più logica è il tie-break. Il primo ad avere l’occasione di passare avanti è Isner, ma a due passi dalla rete manca un comodo dritto di chiusura che sarebbe valso il primo minibreak.
Sinner passa avanti per primo, con uno splendido passante di dritto in diagonale da distanze siderali, che buca il muro di Isner a rete e lo costringe all’errore. Caricato dal sostegno incessante del pubblico di casa Isner non si perde d’animo e trova il controbreak quasi immediato con un brutto errore di Sinner nei pressi della rete. Sul servizio dell’americano Sinner non trova contromisure e il tennista italiano deve subire anche il secondo minibreak da un dritto d’attacco del suo avversario. Isner chiude la pratica con l’ennesimo colpo d’attacco a suggellare un parziale di 5-0 che gli fa vincere il set e lo rimette pienamente in partita.
Il set perso leva serenità e certezze a Sinner, che non riesce più ad essere incisivo in risposta come nei due set precedenti. Il tennista americano ora ha più coraggio e sfrutta un pessimo game di servizio di Sinner per prendersi il primo break della partita. Isner dovrà soffrire solo nel nono game per tenere il break faticosamente conquistato, ma il servizio fa buona guardia e chiude la partita con un servizio vincente dopo due ore e mezza di battaglia. Il numero 26 del mondo sfiderà Benoit Paire per un posto nei quarti di Cincinnati, con vista ad una probabile sfida contro Andrej Rublev.
L. Sonego b. [Q] T. Paul 7-6(9) 6-2 (Luca De Gaspari)
C’è una vecchia regola non scritta nel tennis: quando il primo set dura quanto un intero match di solito chi lo vince poi domina il secondo. La straordinaria furia agonistica di Lorenzo Sonego l’ha confermata ancora una volta nel secondo turno di Cincinnati dove il piemontese ha eliminato il qualificato giocatore di casa Tommy Paul: il match è durato complessivamente 1h54 ma per decidere il primo parziale c’è voluta un’ora e sedici minuti. Un set dove Lorenzo ha continuamente rincorso, costantemente con la testa sott’acqua nella prima metà del parziale dove ha annullato complessivamente tutte le 5 palle break concesse di cui 3 consecutive. Le altre due le ha annullate in due giochi diversi che sono durati 14 punti ciascuno.
Dopo essersi abbarbicato al tie-break anche questo diventa un autentico supplizio per entrambi i giocatori stremati dal caldo umido dell’Ohio. Sonego che di norma è sempre esuberante non solo durante gli scambi ma anche tra un punto e l’altro, stavolta non ha energie da sprecare: si giocano 18 punti senza un solo mini-break in cui i due giocatori annullano due set point ciascuno. Sul 9 pari arriva il mini-break decisivo per un coraggioso Sonego che poi si toglie lo sfizio di chiudere la maratona con un ace quanto mai provvidenziale.
Come detto, non sorprende che a seguito di un set perso con quelle modalità, cinque palle break e poi due set point mancati in 76 minuti, l’americano si sia scoraggiato e abbia finito per cedere nettamente il secondo parziale. Ma in realtà il colpo di grazia per lui arriva proprio nel gioco d’apertura: Sonego, che fino a quel punto non era mai arrivato a palla break, recupera un game dove Paul si era trovato 40-0, infilando cinque punti consecutivi.
Si tratta inevitabilmente del colpo del KO per il nativo del New Jersey che ormai di questa partita non ne vuole più sapere nulla. La tigna feroce di Sonego ha fatto un’altra vittima. Pratica chiusa 6-2 con un altro break e passaggio agli ottavi più che mai meritato.
Per il guerriero italiano però da domani il livello dovrà salire e di molto: attende il vincente di Tsitsipas-Korda in campo nella notte italiana.