È soprattutto il Team Europa a risentire degli ultimi infortuni importanti sul tour maschile e a rimettere un po’ in equilibrio – anche se i favori del pronostico restano tutti europei – la Laver Cup 2021, giunta alla quarta edizione, che si disputerà al TD Garden di Boston, casa dei Boston Celtics, dal 24 al 26 settembre. Le tre precedenti, disputate a Praga, Chicago e Ginevra, sono state vinte sempre dalla squadra europea. Nel 2020 la competizione non si è disputata a causa della pandemia.
Uno tra Federer e Nadal era sempre stato presente (entrambi, nella prima e nella terza edizione) mentre quest’anno mancheranno entrambi. La rinuncia di Federer è arrivata di conseguenza al suo annuncio della nuova operazione al ginocchio e dell’intenzione di saltare tutto il resto della stagione 2021, Laver Cup compresa; non sorprende anche la scelta di Rafa, rientrato in campo a Washington ma ancora debilitato dall’infortunio al piede. Non ci sarà neanche Djokovic (presente solo nel 2018) i cui pensieri in questo momento riguardano principalmente lo US Open e la possibilità di chiudere il Grande Slam – anche se la Laver Cup si giocherà dopo l’ultimo Slam stagionale.
I sei rappresentanti del vecchio continente saranno dunque Tsitsipas (alla seconda presenza di fila), Zverev (4/4, unico europeo sempre presente) e gli esordienti Medvedev, Rublev, Berrettini e Ruud. L’Italia avrà dunque un altro rappresentante dopo Fognini, presente nell’ultima edizione del 2019. Sembra un Europa ‘dimezzata’ senza Big 3, ma in realtà il ranking medio dei giocatori recita 6 e uno soltanto è fuori dalla top ten, Ruud, e di una sola posizione (11°).
Favoriti comunque gli europei, dicevamo, ma il Team World può contare sui tre principali big server del circuito, Opelka, Isner e Kyrgios, accompagnati dai due canadesi Auger-Aliassime e Shapovalov e dall’argentino Schwartzman. Emotivamente la squadra resta sulle spalle di Kyrgios, che in questa competizione tende a esaltarsi, ma serviranno grosse imprese dei suoi compagni per provare a strappare il primo successo.
Il formato è ormai riconoscibili: tre giornate di incontri, con tre singolari e un doppio ciascuna, e ogni giorno la vittoria vale un punto in più del giorno precedente fino ai 3 della giornata conclusiva, che decide quale direzione prenderà il trofeo. Nel 2019 il Team Europa aveva completato una esaltante rimonta da uno svantaggio di 11-7 vincendo i due ultimi singolari con Federer e Zverev.
A.S.