Andrey Rublev si qualifica per la finale del Western & Southern Open di Cincinnati rimontando Daniil Medvedev con il punteggio di 2-6 6-3 6-3 in due ore e 21 minuti, raggiungendo la terza finale dell’anno, la seconda in un 1000 dopo quella persa a Montecarlo. In finale attende Tsitsipas o Zverev, in quella che è la prima edizione di Cincinnati dal 2009 ad avere i primi quattro del seeding in semifinale.
Si tratta di un risultato di grande significato per lui: i due giocano contro fin da bambini e sono molto amici (a inizio anno sono stati i grandi protagonisti della vittoria russa in ATP Cup), ma da professionisti i confronti avevano sempre arriso al più anziano Daniil, avanti 4-0 nel computo dei match, curiosamente tutti quarti di finale (5-0 includendo i Challenger) e addirittura 10-0 (o 12-0) in quello dei set, inclusa una rapida vittoria nei quarti di finale dell’Australian Open 2021 e un confronto proprio in Ohio datato 2019.
Rublev veniva da tre match decisamente duri contro Cilic, Monfils e Paire, e sembrava ancora un pochino distante dalla condizione mostrata fino ad aprile, ma è sempre riuscito a venire a capo dei momenti complessi nello stesso torneo dove due anni fa si presentò al grande pubblico battendo Roger Federer al terzo turno, prevalendo grazie alla sua abilità di tagliare i non forzati e prevalere negli scambi lunghi tanto cari al suo avversario odierno. Medvedev, che questa settimana era sembrato ingiocabile, ha dominato il primo set, ma dopo un incidente avvenuto nel secondo (in corsa per recuperare su una palla, si è scontrato con una videocamera) ha smarrito la serenità necessaria a giocare il suo miglior tennis.
IL MATCH – La partita si è aperta con una sineddoche della loro rivalità: uno scambio di 23 colpi in cui Rublev ha cercato di sfondare Medvedev in tutti i modi, mentre il suo connazionale si è difeso con ordine. Andrey è riuscito a vincere quel punto, trovando poi tre servizi vincenti, ma sfortunatamente per lui il numero due al mondo ha iniziato a leggere il suo servizio già dal game successivo, breakkando con due passanti di dritto, il primo dei quali un pregevole strettino:
Va dato atto a Rublev di essere riuscito a far partire sovente lo scambio, almeno all’inizio, ma Medvedev non è parso particolarmente turbato dalla cosa, e nonostante una clamorosa papera nel secondo game (invece di chiudere un facile schiaffo ha cercato di appoggiare, svenendo malamente in rete la pallina) ha amministrato serafico lo scambio da fondo, aspettando gli errori di Rublev che sono puntualmente arrivati – sotto 1-3, il classe 1997 ha sbagliato uno smash reso complicato dalla forte luminosità e ha commesso due errori di rovescio regalando il doppio break che di fatto ha chiuso il set. Indicativa in questo senso la grafica:
Rublev è peraltro riuscito a recuperare uno dei due break con un grande passante di dritto incrociato sul serve-and-volley di Medvedev, beneficiando poi di un doppio fallo, ma pur infilando uno spettacolare lob che ha appena scheggiato la riga di fondo ha perso nuovamente la battuta, ammassando errori (18, a fronte di soli tre vincenti) contro un avversario che non gli dà mai angolo ed è sostanzialmente impervio al suo sventaglio – pur resistendo per nove minuti, ha infine concesso il break del 5-2, e stavolta Medvedev ha chiuso rapidamente il parziale.
Il secondo set si è avviato su binari simili, ancorché con un Rublev decisamente più efficiente ed efficace con la prima (ha vinto 12 dei primi 15 punti con il colpo), anche grazie ad un’insistenza decisamente più ingente sulla botta al centro. Sull’1-1 in favore di quest’ultimo, però, si è scatenata la polemica: in recupero, Medvedev si è schiantato contro una videocamera (ed annessa struttura protettiva), prendendo una botta alla mano sinistra. A quel punto ha richiesto a gran voce che la macchina venisse rimossa, aggiungendo che in caso di infortunio avrebbe fatto causa al torneo; la sua argomentazione è che il posizionamento delle camere (differente rispetto a quello di Toronto della scorsa settimana) sia stato un pericolo per i giocatori per tutta la settimana. Questi dei video dell’accaduto:
Tornato a giocare, Medvedev è parso circospetto e più falloso da dietro, ma è stato bravo ad attaccarsi al servizio. Allo stesso tempo, però, Rublev ha continuato a servire bene a rimanere estremamente profondo con il suo dritto estremamente anticipato, e sul 4-3 in suo favore è rimasto nello scambio con pertinacia (ha vinto gli scambi al di sopra dei quattro colpi per 19-10, ad ulteriore riprova della sua ritrovata pulizia da fondo), guadagnandosi una palla break quando Medvedev ha commesso un errore di dritto. La tds N.1 ha però cancellato la chance con botta esterna e dritto a campo aperto, esultando a gran voce (una rarità) al termine del punto successivo.
Rublev è tuttavia rimasto nel game (anche grazie ad un passante deviato dal nastro) e si è procurato una seconda opportunità, ma Medvedev ha messo a segno un ace al centro, situazione che si è riproposta in copia carbone (o quasi) poco dopo. Daniil ne ha poi salvata una quarta (concessa con un doppio fallo) sempre con il servizio, ma quando Rublev ne ha ottenuta un’altra con un attacco di dritto non è riuscito a chiudere con lo sventaglio, finendo passato dal rivale. Dopo oltre 10 minuti di fatica, Andrey pensava di essere finalmente riuscito a strappare un set al rivale sul 5-3 30-0, ma con un doppio fallo ed un errore di dritto ha concesso una palla del contro-break. L’ha cancellata con la prima esterna, ma è poi incorso in un altro doppio fallo; a quel punto è riuscito a vincere un bello scambio in pressione, tagliando la linea di questo traguardo personale con un vincente di dritto dal centro.
Nel terzo set i due hanno iniziato servendo alla grande, con un Medvedev nuovamente concentrato: Daniil ha vinto sette dei primi otto punti giocati sulla seconda, mentre Rublev ha iniziato 10/11 con la prima. Avanti 3-2, però, il N.2 ATP ha chiesto un MTO per un problema all’avambraccio destro (ricordiamo che questa settimana Rublev è stato estremamente polemico nei confronti di Monfils quando il francese ha chiesto l’intervento del fisio per un problema a parere del russo inesistente) e nel turno di servizio successivo ha commesso tre errori non forzati, concedendo due palle break. Rublev ha dapprima sbagliato un rovescio in corsa, ma poi si è difeso in maniera straordinaria dagli attacchi di dritto del rivale, girando lo scambio con il dritto e portandosi avanti 4-3 e servizio:
Visibilmente affaticato, Medvedev è uscito dalla partita, e ha concesso un match point al servizio sbagliando un rovescio in salto. Rublev ha cercato di chiudere con il bimane lungolinea, ma l’ha messo in rete, ma è comunque riuscito a battere l’amico per la prima volta grazie a due errori non forzati della tds N.1.