NO PROBLEM MEDVEDEV – Escluso il match Murray-Tsitsipas (che non ha tradito le attese) gli altri match maschili di primo piano nella prima giornata degli US Open 2021 erano quelli della sessione serale, ma purtroppo per il pubblico presente a New York, e quelli in Italia davanti alla TV all’alba, non hanno offerto granché. Il n. 2 del mondo Daniil Medvedev ha demolito Richard Gasquet con un risultato in crescendo: 6-4 6-3 6-1, con sole due palle break concesse e prontamente salvate, il tutto in nemmeno due ore. L’unico vero ostacolo per il russo sembra essere stata l’umidità, e come ha confermato lui stesso nell’intervista in post-match si è detto soddisfatto di non essere rimasto in campo cinque ore.
KYRGIOS OUT – Chi invece non è riuscito ad avere la meglio né sull’umidità né del suo avversario è stato Nick Kyrgios. L’australiano ha perso piuttosto nettamente da Roberto Bautista Agut per 6-3 6-4 6-0 in un’ora e 50 minuti e non ha brillato. I primi due set si sono decisi da altrettanti break nella parte centrale, mentre nel terzo parziale, dopo non essere riuscito a tenere la battuta nel primo game nonostante una chance, Kyrgios ha finito per conquistare solamente altri due ’15’. Il servizio non ha aiutato il n. 86 del mondo e alla fine si è registrato il 52% di prime palle in campo. Ad un certo punto nel terzo set Kyrgios è stato anche privato di una prima di servizio, come penalizzazione per time violation.
ISNER BATTUTO DA NAKASHIMA – La vera sorpresa di giornata invece era avvenuta in precedenza e si tratta della vittoria di Brandon Nakashima sul connazionale John Isner. Il derby a stelle e strisce è andato in favore del 20enne, da poco entrato in top 100, con il punteggio di 7-6(7) 7-6(6) 6-3 in due ore e 29 minuti. “L’atmosfera è stata fantastica” ha commentato Brandon in conferenza stampa. “Io mi sono detto di concentrarmi il più possibile sui miei game al servizio e sfruttare ogni occasione possibile. Conosciamo il gioco l’uno dell’altro molto bene e dalle due volte precedenti che l’ho sfidato ho iniziato a notare quello che gli piace e quello che non gli piace fare in campo. Così ho cercato di usarlo a mio vantaggio“.
Nakashima, che raggiunge il secondo turno a New York per il secondo anno consecutivo, in passato ha lavorato anche assieme a Pat Cash e ricorda con piacere quella collaborazione. “Lavorare con lui è stata una grande esperienza. Abbiamo lavorato molto sui campi di allenamento esercitando le transizioni in avanti, le discese a rete e il gioco di volo. Posso dire di sentirmi decisamente più a mio agio adesso. Anche se ci siamo separati lo scorso anno, gli sarò sempre grato per l’aiuto”.
BYE BYE IVO – Infine va segnalata la sconfitta di un altro big server, Ivo Karlovic, per mano di Andrey Rublev. Il russo ha vinto 6-3 7-6(3) 6-3 contro il gigante croato al quale va dato comunque il merito di aver superato le qualificazioni a New York centrando così la partecipazione Slam n. 63 della sua carriera (la 17esima agli US Open) a 42 anni. Nelle ultime settimane si era vociferato che questo sarebbe potuto essere il suo ultimo torneo professionistico ma al momento è il diretto interessato a non avere un’idea chiara. Come riporta il giornalista Sasa Ozmo infatti, il n. 221 del mondo ancora non ha preso una decisione.
“Il mio ranking non è così alto il ché significa che dovrei giocare i Challenger. Ora mi tocca decidere cosa fare e lo farò quando tornerò a casa; è al 50-50. Qualsiasi decisione prenda sarà una grande scelta”. E se questa sarà il ritiro, ciò avverrà dopo 21 anni di carriera, e appenderà la racchetta al chiodo con un record di 371 incontri vinti a fronte di 345 sconfitte. Not too bad.