[6] M. Berrettini b. J. Chardy 7-6(5) 7-6(7) 6-3
Matteo Berrettini si è qualificato per il secondo round dello US Open 2021 al termine di un match non semplice contro Jérémy Chardy, che ha avuto concrete chance di aggiudicarsi sia il primo che (soprattutto) il secondo parziale. Berrettini ha recuperato svantaggi in entrambi i tie-break, e nel secondo set ha salvato set point in risposta sul 4-5 e poi di nuovo nel game lungo. Curiosamente, quattro dei cinque set contestati dai due si sono conclusi al tie-break, e Berrettini ha sempre prevalso (il confronto di Marsiglia 2019 era finito 7-6 7-6 in suo favore).
Un Berrettini a cui è mancato qualcosa in termini di reattività, uno stato di cose abbastanza comprensibile, viste e le poche partite di preparazione giocate e le caratteristiche dell’avversario, il cui servizio è difficile da penetrare e che ha degli schemi non troppo dissimili da quelli del capitolino. Il numero uno italiano è però riuscito a scrollarsi di dosso la ruggine iniziale facendo affidamento su un’efficienza con servizio e dritto che nessun giocatore di potenza comparabile possiede al momento nel circuito ATP.
Per fare partita con Berrettini, Chardy deve prendersi molti rischi, e nei momenti decisivi gli errori si sono spesso susseguiti, tant’è che i due hanno finito con lo stesso numero di vincenti, ma i non forzati del francese sono stati quasi il triplo. I numeri ci dicono che l’azzurro ha creato decisamente di più ma ha peccato di concretezza, trovandosi costretto a giocarsi il match su pochi punti – la sua maggior freddezza è però emersa, regalandogli il passaggio del turno.
IL MATCH – A inizio partita i due non sono praticamente mai riusciti a scalfirsi nei rispettivi turni di servizio, in un duello fra chi riusciva ad attaccare prima il rovescio altrui (al netto di uno slice decisamente più solido sponda Berrettini); in particolare, l’italiano non è riuscito a prendere le misure alla prima di servizio dell’avversario, che nel primo set ha portato a casa 21 punti su 24 con il fondamentale. Anche il finalista di Wimbledon ha tendenzialmente concesso poco (81% con la prima e 75 con la seconda nel set), ma ha permesso al francese di far partire lo scambio qualche volta in più (la velocità della sua prima è progressivamente salita dalle 122 miglia orarie del primo set alle 128 del terzo, segno di un braccio in progressivo rilassamento). Sul 2-3, in particolare, ha rischiato di capitolare, concedendo una palla break con un errore a rete e una reazione un po’ lenta in uscita dal servizio.
Berrettini si è però salvato con servizio e dritto (sui punti importanti ha spesso trovato soluzioni veloci, soprattutto con la prima esterna), e da quel momento il suo rendimento è decisamente salito, visto che sulla strada del tie-break ha perso solo altri due punti in battuta, finendo con appena cinque non forzati a fronte di 15 vincenti. Giunti al game dirimente, Chardy sembrava aver trovato il vantaggio decisivo: un doppio fallo di Berrettini gli ha infatti dato il mini-break del 2-0, allungato fino al 4-1; sul 5-3, però, ha restituito il favore. Berrettini non si è fatto pregare e con due punti rapidi (un servizio esterno e una combo servizio-dritto) si è portato a set point, chiudendo su un errore di dritto dell’avversario.
Berrettini ha provato a cavalcare l’inerzia guadagnandosi due palle break nel secondo gioco del set successivo, ma non è riuscito a concretizzare (va detto che Chardy ha trovato uno dei suoi migliori rovesci di giornata per aprirsi il campo sulla prima chance); a quel punto il transalpino ha avuto un improvviso colpo di coda con la risposta di rovescio, e dal 30-0 Berrettini ha approfittato di un drop shot appena largo, vinto quattro punti di fila e ottenuto il primo break della partita con due bei punti a rete (attacco tagliato amarcord ed una bella demi-volée di rovescio).
Il leit motif del set sembrava essere l’incapacità di Berrettini di breakkare l’avversario: Chardy è infatti riuscito a salvarsi sia nel sesto gioco (da 15-40) che nell’ottavo con un bel servizio al corpo dopo che Berrettini aveva trovato un passante complicato prima di chiudere in avanzamento. Salito a set point, tuttavia, ha sbagliato un dritto e ha poi commesso un brutto errore con il back in uscita dal servizio per concedere un’altra palla break, e stavolta il dritto gli è finito lungo di metri, permettendo all’azzurro di impattare. Berrettini ha allora cercato la spallata, e sul 6-5 in suo favore ha approfittato di un doppio fallo di Chardy e di un nastro che gli ha accomodato il mulinello inside-in, guadagnandosi due set point. Sempiterno, Chardy ha però salvato la prima con una buona demi-volée su cui l’azzurro non è riuscito a trovare il campo, e ha cancellato la seconda con un ace centrale.
Tie-break episodio due, dunque. Chardy si è procurato il primo mini-break sul 2-2 con un bel dritto incrociato che Berrettini non è riuscito a contenere, ma ha sbagliato uno smash sul 4-2 che ha riportato il nostro in partita. Il francese è comunque salito a set point con una buona prima centrale, ma è stato molto sfortunato, perché dopo aver obbligato Berrettini ad una volée in allungo non semplicissima il suo passante tagliato si è fermato sul nastro. Berrettini è salito a set point imitandolo (solida prima centrale), ma Chardy si è cavato d’impaccio attaccando con il dritto lungolinea. A quel punto però il romano è stato più proattivo, cercando sempre di colpire di dritto fino a provocare l’errore bimane dell’avversario, e ha allungato su una risposta di dritto sbagliata dal francese.
Il terzo set è stato decisamente meno sofferto: sul 2-2, Berrettini si è difeso bene con la risposta di rovescio e ha sfondato con il dritto lungolinea per la palla break, allungando su un errore di dritto dell’avversario. A quel punto si è distratto ed ha sbagliato una drop volley non impossibile, offrendo la palla del contro-break, ma è stato bravo a costringere Chardy a cercare un vincente complicato di dritto in corsa. Da lì in avanti Berrettini è stato bravo a gestire, senza rischiare al servizio, e in vantaggio 5-3 si è procurato un match point, chiudendo con una risposta di rovescio fra i piedi che ha provocato uno sventaglio appena largo di Chardy. Il prossimo avversario dell’azzurro sarà Corentin Moutet, che ha battuto in tre set il nostro Stefano Travaglia.
IL COMMENTO – “Jérémy è un avversario pericoloso, specialmente su questi campi così rapidi”, ha detto Berrettini in conferenza. “Non mi sentivo benissimo nel gioco da fondocampo, ma con il passare dei minuti le cose sono migliorate. Sapevo che sarebbe stato così, visto che non ho giocato molto prima di questo torneo. Comunque sono contento di aver vinto in tre set, e sono felice che ci sia il pubblico, gioco anche per avvertire l’energia degli appassionati”. Ha poi aggiunto: “Sono contento del mio livello fisico, gli scambi sono stati pochi ma intensi, per me la cosa importante è la consapevolezza di poter giocare meglio di così”.
Per quanto riguarda il sorteggio, che lo vede nel quarto di Novak Djokovic, non si è detto troppo rammaricato: “La cosa divertente è che il sorteggio è stato fatto proprio mentre mi allenavo con Novak! A parte tutto, lui è il più forte negli Slam e il miglior giocatore al mondo, ma i top player sono tutti fortissimi, non sarei stato felice nemmeno se fossi finito dalla parte di Tsitsipas. Di sicuro non ero contento di giocare con Chardy al primo turno!“