O. Otte b. A. Seppi 6-3 6-4 2-6 7-5
Purtroppo gli ottavi di finale a New York rimangono un miraggio per Andreas Seppi, costretto a capitolare in quattro set contro Oscar Otte. Un po’ ci si era illusi che l’azzurro potesse mettere a segno un’altra impresa su quella palla break all’inizio del quarto, ma la sospirata rimonta non si è concretizzata. Troppi i chilometri nelle gambe di Andreas, troppo poca la benzina rimasta e soprattutto – va detto – troppo bravo Otte, cui va reso il merito di aver giocato un’ottima partita a dispetto della poca esperienza. Questa è infatti solo la quinta partecipazione Slam, la prima allo US Open, per il tedesco, che però non si è lasciato sopraffare dall’emozione e anzi ha disputato un incontro molto intelligente, senza strafare e cercando invece di approfittare delle poche energie residue dell’avversario.
Seppi dal canto suo è stato bravissimo a non mollare, anche dopo essersi ritrovato sotto di due set, e a capitalizzare al meglio il calo fisiologico di Otte nel quarto parziale. Peccato per quella palla break mancata e per quell’undicesimo gioco nel quale la stanchezza ha presentato il conto all’italiano, che lascia comunque New York al termine di un ottimo torneo. Per Otte l’avventura continua agli ottavi contro un altro italiano, Matteo Berrettini, il terzo affrontato in questo torneo dopo Sonego e Seppi.
IL MATCH – Otte comincia in maniera molto aggressivo, mentre Seppi paga un po’ una delle sue solite partenze diesel. L’azzurro sopravvive a due palle break di fila già nel secondo gioco, ma poi cede il servizio sul 2-1 anche per colpa di uno smash un po’ incerto (il secondo in questo avvio di partita). Per sua fortuna, Otte bisticcia molto con la prima in questa fase, permettendogli dunque di rispondere spesso e in maniera incisiva e di recuperare immediatamente lo svantaggio. Sul 4-3 però Seppi gioca un terribile turno di battuta, regalando a zero un altro break all’avversario con quattro errori gratuiti (alla fine del parziale saranno ben 16, tanti, troppi per i suoi standard). Otte ringrazia e fa suo il set con una striscia di undici punti consecutivi.
Seppi prova a rimanere attaccato alla partita, ma dall’altra parte della rete Otte si dimostra estremamente lucido. Il tedesco gestisce gli scambi in maniera oculata e si prende meno rischi del solito, cercando di procurare (o al limite aspettare) gli errori di Andreas. Errori che purtroppo arrivano puntualmente e gli costano il break sul 2-2. In più Otte ha decisamente alzato la percentuale di prime in campo rispetto al primo set, così come il numero degli ace, lasciando ben poco margine a questo Seppi in risposta. Il tedesco amministra il prezioso break di vantaggio fino alla fine e va a sedersi in vantaggio di due set dopo poco più di un’oretta di gioco.
“L’ho interpretata male, soprattutto nei primi due set. Spingevo troppo, volevo troppo invece che stare un po’ nello scambio e aspettare il momento più opportuno” confermerà infatti Seppi in conferenza stampa. “Fisicamente stavo bene, non sentivo particolari dolori“.
Seppi lascia il campo per un toilet break, come fatto anche durante l’incontro con Hurkacz. La breve pausa sembra fargli bene, perché al rientro si aggiudica a zero il primo game. Viceversa Otte incappa in un brutto turno di servizio e un po’ a sorpresa si ritrova sotto 3-0. Revitalizzato dall’inaspettato vantaggio, Andreas ritrova un po’ di regolarità e anzi, piano piano, inizia a spingere in maniera sempre più convinta, mentre l’avversario pasticcia un po’. Il tedesco infatti smarrisce nuovamente la prima come nel primo set (meno del 40%) e, pur vincendo 9 punti su 10 quando gli entra, sulla seconda è molto vulnerabile alle risposte di Seppi. Sul 5-2, l’azzurro trova un secondo break che, oltre alla vittoria del terzo set, gli garantisce anche la possibilità di servire per primo nel quarto.
Sulla scia del parziale appena vinto, Andreas continua a mettere pressione su Otte e si procura una palla break già in avvio, senza però riuscire a trasformarla. A proposito di quest’occasione, Andreas ha commentato così: “Peccato, l’ho giocata male, mi sono girato tardi. Lui era in un momento in cui sbagliava tanto, forse potevo giocarmela con attenzione. Ho giocato male tutti i punti importanti“. Passato lo spavento, e forse anche l’ultimo treno utile per Seppi, il tedesco inizia a prendersi qualche rischio in più, anche a costo di sbagliare, e torna a farsi sentire nello scambio, dopo essere stato impalpabile per tutto il terzo set (solo due vincenti, entrambi col servizio). Il match segue abbastanza pedissequamente i servizi fino al 5-5, quando Seppi, forse comprensibilmente scarico, finisce sotto 0-40. Sulle prime due palle break è bravissimo l’italiano, ma sulla terza Otte entra col dritto e si guadagna la possibilità di servire per chiudere il match. Nel momento della verità il tedesco è perfetto, prendendosi di forza un posto negli ottavi di finale con due ace e un gran dritto sul match point.
“Chiaro, c’è un po’ di rammarico per oggi ma l’esito di questa partita non cambia nulla per i prossimi mesi. Invece il torneo che ho giocato mi conferma che posso ancora giocare a buon livello” ha concluso Seppi, che in classifica guadagnerà soltanto tre posizioni (da 89 a 86).