Non partivano favoriti né Sascha Zverev, né Felix Auger Aliassime (soprattutto quest’ultimo) nelle semifinali dello US Open. E al termine della terzultima serata del torneo non abbiamo registrato risultati sorprendenti. Medvedev ha battuto tre set a zero Felix, mentre Zverev (in striscia positiva da 16 match di fila) ha “solo” costretto Djokovic al quinto set, perdendolo però di schianto. Entrambi gli sconfitti si sono presentati in conferenza stampa delusi, ma consapevoli di aver perso contro due giocatori straordinari.
Zverev prima di esaltare il suo avversario, che quest’anno negli Slam ha vinto 27 match su 27 (ma vincere il 28esimo potrebbe fare tutta la differenza del mondo), ha detto di essere contento del suo livello al momento: “Onestamente siamo i migliori giocatori al mondo. Almeno due dei tre più in forma in questo momento. Due game mediocri da parte mia l’hanno mandato avanti 5-0 molto velocemente. La sconfitta è molto fastidiosa ma devo ammettere che lui nei momenti chiave ha servito meglio e a tratti ha giocato meglio di me. L’ho tenuto comunque in campo tre ore e mezza e il quinto set può girare in favore di entrambi. È andata in suo favore, come spesso accade”.
Per Nole è la rivincita del match perso a Tokyo, vinto con grande merito dal tedesco. Ha dunque negato al serbo il Golden Slam, ma non il Grande Slam. Solo Daniil Medvedev può provare a evitarlo: “Nessuno pensava che qualcuno avrebbe potuto farlo di nuovo dopo Rod Laver” dice Zverev. “È importante per lo sport, Novak sta battendo ogni record esistente. Se guardiamo le statistiche, è il più grande di tutti. Nessuno è al suo livello. Più settimane da numero 1, più Masters 1000 e forse più Slam di tutti, un giorno. Ora può vincere quattro Slam in una stagione. Come fai a competere con questi numeri? Novak tira fuori il meglio quando serve. Sul set point in suo favore abbiamo giocato uno scambio da 55 colpi e ho dovuto fare un dritto vincente per vincere il punto. Questo dice tutto. Mentalmente è il giocatore più forte di sempre. Per questo giocherei con chiunque tranne che con lui nei momenti decisivi”.
Non se l’è passata benissimo nemmeno Auger-Aliassime. Il giovane canadese ha avuto l’opportunità di livellare il match e portarsi sull’1-1, ma è stato rimontato in un secondo set che conduceva 5-2: “Fino al 5-3, 5-4 stavo giocando come meglio non potevo” ha ammesso Felix. “Nel primo set gli è bastato poco per brekkarmi, nonostante stessi giocando bene. Il mio piano era stare nello scambio ma non esitare a entrare, soprattutto dopo il mio servizio. Lui d’altro canto ha servito benissimo all’inizio, penso che non mi abbia mai fatto arrivare a 30. Il suo servizio è incredibilmente preciso. Sa piazzare un servizio vincente quando gli serve, sullo 0-30 o sul 30-30″.
Rimane però un grande risultato per il classe 2000, la prima semifinale Slam, subito dopo i quarti raggiunti a Wimbledon: “Ora mi sono messo in una buona posizione per raggiungere degli obiettivi importanti come la top 10 ATP o le Finals di Torino. Cercherò di fare meglio in ogni torneo, è una sana e buona motivazione. Per tutta la stagione ho giocato bene, senza però raggiungere i risultati che volevo”.