Dopo un anno di cancellazione forzata a causa della pandemia, il 2021 ci restituisce le WTA Finals. Ma in una nuova sede. Sarà infatti Guadalajara, in Messico, a ospitare la chiusura della stagione del circuito femminile nella seconda settimana di novembre. Una soluzione temporanea, visto che l’evento – come previsto dai diritti assegnati – tornerà a Shenzhen dal 2022 al 2030. Le migliori otto tenniste della Race (e anche i migliori otto doppi) si sfideranno quindi nella seconda città messicana, non estranea per la WTA essendo sede di un torneo 250 vinto nella scorsa primavera da Sara Sorribes Tormo.
“Tengo a ringraziare gli organizzatori del torneo di Guadalajara e Octagon per l’impegno nell’ospitare le WTA Finals in questa stagione – si legge nella nota del presidente della Wta, Steve Simon . –Vorrei anche esprimere la mia gratitudine alla Gemdale Corporation di Shenzhen per la cooperazione: non vediamo l’ora di tornare in Cina nel 2022 per goderci le finali WTA del prossimo decennio“.
Come già accaduto nel 2020, la WTA ha dovuto rinunciare all’intera programmazione dello swing asiatico che tradizionalmente rappresenta il clou – anche a livello di business – del suo finale di stagione. Dopo l’insolita collocazione di Indian Wells a inizio ottobre, il circuito si sposterà in Europa con gli appuntamenti di Linz, Tenerife, Mosca (unico 500) e la novità italiana di Courmayeur. L’ultima edizione delle Finals (e la prima disputata a Shenzhen), nel 2019 ha visto trionfare Ashleigh Barty. L’australiana numero uno del mondo, insieme ad Aryna Sabalenka e Barbora Krejcikova, ha già in tasca la qualificazione. Delle magnifiche otto farebbero parte oggi anche Karolina Pliskova, Iga Swiatek, Maria Sakkari, Naomi Osaka e Garbine Muguruza.
Tornano le WTA Finals, ma in Messico: appuntamento a Guadalajara
Dopo un anno di stop forzato per la pandemia, l'evento di fine stagione del circuito femminile è costretto a traslocare dalla Cina (dove tornerà, a Shenzhen, dal 2022 al 2030)
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