54 – le giocatrici del circuito WTA ad essere arrivate almeno una volta ai quarti negli ultimi dodici Slam disputati. Molti, tra addetti ai lavori e appassionati, sottolineano spesso che il tennis maschile negli ultimi anni proponga molto difficilmente novità nei vincitori dei grandi appuntamenti, offrendo sempre le solite sfide nelle fasi finali dei Major. Al contempo, una delle critiche più frequenti rivolte al tennis femminile è che nelle più recenti stagioni non sia riuscito più a fare affezionare il grande pubblico alle sue campionesse, a causa di un continuo ricambio tra le vincitrici e le frequentatrici degli ultimi turni dei tornei più prestigiosi. Per capire leggermente meglio quanto siano vere queste doglianze siamo andati a spulciare i tabelloni degli Slam giocati negli ultimi tre anni (a partire dagli US Open 2018, dunque) e abbiamo annotato i nomi di tutti i giocatori (e giocatrici) che sono arrivati almeno una volta ai quarti di finale, cercando di capire le differenze tra quanto avviene nei circuiti ATP e WTA.
Tra gli uomini ce ne sono 41 (e tra loro troviamo ovviamente i nostri Berrettini e Sinner) ad essersi spinti sino al terz’ultimo turno del torneo, mentre tra le donne, come detto, i 96 slot totali teorici sono occupati da ben 54 tenniste diverse (l’unica azzurra è Martina Trevisan, grazie all’exploit da lei compiuto al Roland Garros dello scorso anno). Questa difformità si nota anche nella statistica riguardante quanti tennisti solo in una circostanza si sono spinti sino ai quarti di finale di un Major: tra gli uomini nel periodo da noi considerato (gli ultimi dodici Slam giocati) sono stati 17 (tra cui Sinner) e invece nelle donne ne contiamo 21. Lo scarto tra quanto avviene a livello ATP e WTA si trasforma in un rapporto di uno a due se si elencano i giocatori che come unico exploit hanno raggiunto una semifinale: tra gli uomini troviamo Pouille, Karatsev e Hurkacz, tra le donne l’elenco comprende Sevastova, Anisimova, Strycova, Podoroska, Zidansek e Kerber.
La differenza più grande tra i due circuiti si nota però tra i numeri di chi si spinge ancora più avanti delle semifinali. A livello ATP contiamo negli ultimi tre anni solari solo quattro vincitori di Major: Djokovic (il serbo ne ha vinti 7), Nadal (2), Thiem e Medvedev. In WTA, invece, sono addirittura otto le differenti campionesse della categoria più importante dei tornei della stagione tennistica: Osaka (arrivata quattro volte al titolo), Barty (2), Halep, Andreescu, Kenin, Swiatek, Krejcikova e Raducanu.
Del Potro, Zverev, Federer, Berrettini e Tsistipas nel circuito maschile sono i soli riusciti a a guadagnare come migliore risultato la finale, mentre tra le donne ne contiamo addirittura nove ad aver raggiunto un analogo risultato: Serena Williams (per tre volte), Kvitova, Vondrousova, Muguruza, Azarenka, Brady, Pavlyuchenkova, Pliskova e Fernandez. Tra gli uomini sembra ormai impossibile centrare il “torneo della vita”: tutti e quattro i vincitori (Djokovic, Nadal, Thiem e Medvedev) hanno accumulato ulteriori piazzamenti importanti in altre partecipazioni negli Slam, mentre tra le donne la situazione è differente. Due di loro (Andreescu e Raducanu) negli altri undici Slam da noi presi in considerazione non hanno raggiunto ulteriori piazzamenti importanti; nel loro caso, a dire il vero, la spiegazione può essere trovata nella giovanissima età e negli infortuni patiti ed è ancora comprensibile la motivazione di successi così ‘isolati’.
Questo dato, però, si somma a quello che vede ben tre giocatrici (Krejicikova, Swiatek e Kenin) che oltre alla vittoria una sola altra volta sono arrivate ai quarti. La mancanza di continuità che contraddistingue le attuali tenniste più forti del circuito emerge soprattutto da un altro dato: tra gli uomini, negli ultimi tre anni, Djokovic (in 10 occasioni), Nadal (9), Federer (5), Thiem (5), Zverev (6) e Medvedev (5) hanno raggiunto almeno cinque volte i quarti di finale nei Major, mentre tra le donne lo hanno fatto solo Serena Williams (6) e Barty (6).
Quanto sin qui raccolto trova una conferma spulciando il vertice delle classifiche ATP e WTA. Nel ranking degli uomini dopo lo US Open 2018, il numero 1 se lo sono scambiati solo Djokovic e Nadal, mentre hanno fatto la loro scalata – partita tre anni fa quando ancora erano nelle retrovie – sino alla top top 5 Medvedev, Tsitsipas e Rublev. Senza dimenticare che facce nuove come quelle di Berrettini, Schwartzman, Bautista, Shapovalov e Ruud hanno fatto il loro esordio in top 10.
Il ranking WTA, invece, in questi ultimi 36 mesi ha visto passarsi la corona di regina tra Halep, Osaka e l’attuale numero 1 Barty ed ha archiviato, rispetto ai colleghi uomini, anche più giocatrici affacciatesi nella top 5 della classifica: Sabalenka, Andreescu, Bencic, Kenin. Sono invece “solo” (rispetto ai numeri maschili) due, Swiatek e Krejcikova, le tenniste arrivate per la prima volta in top ten nel periodo da noi considerato.
In conclusione, il grande tennis propone un assetto molto differente tra circuito maschile e femminile. Una differenza che però, con l’età sempre più avanzata di campioni irripetibili come Federer, Nadal e Djokovic, sembra destinata a diminuire: ma l’aumentata varietà di sfide al vertice saprà aumentare la popolarità raggiunta dal tennis grazie alle sfide ripetute tra i tre tennisti più grandi di questa epoca (e non solo), ossia Federer, Djokovic e Nadal?