[1] J. Sinner b. [2] G. Monfils 6-3 6-4
Jannik Sinner supera in due set Gael Monfils e riesce a difendere il titolo conquistato l’anno scorso a Sofia. Alla sua prima esperienza da campione in carica di un torneo, l’azzurro corona una buonissima settimana con una grande performance in finale e solleva il trofeo senza perdere neanche un set. Contro Monfils oggi ha funzionato tutto alla perfezione, a partire dal servizio: a dispetto di una percentuale di prime in campo non altissima (50%), Jannik ha vinto 25 punti su 27 con la prima e nel secondo set ha concesso la miseria di tre punti all’avversario in risposta. Da fondo poi la superiorità dell’italiano è stata evidente dall’inizio alla fine della partita e forse l’unica pecca odierna è quella di non aver concluso con un punteggio più rotondo. Sinner ha comunque dimostrato la solita grande forza mentale, approfittando delle partenze lente di Monfils in entrambi i set e annullando da campione vero due consecutive palle break sul 4-2 del primo set.
Per Jannik questo è il quarto titolo in carriera (su cinque finali), mentre Monfils conferma il suo scarso feeling con le finali e aggiorna il suo bilancio già abbondantemente negativo: 10 vittorie, 22 sconfitte. L’azzurro diventa il sesto giocatore a trionfare in almeno tre tornei nel 2021 dopo Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Alexander Zverev, Casper Ruud (tutti a quattro) e Hubert Hurkacz (3). Prima di lui l’unico italiano a difendere un titolo era stato Paolo Bertolucci con i suoi tre successi a Firenze tra il 1975 e il 1977, mentre tre volte un tennista italiano era riuscito a vincere tre titoli nella stessa stagione: Bertolucci e Barazzutti nel 1977, Fognini nel 2018. La vittoria in Bulgaria è molto importante anche perché consente a Sinner di rimanere attaccato ai primi nella corsa per un posto alle Nitto ATP Finals. Dopo il passo falso di Hurkacz a San Diego e la finale raggiunta nello stesso torneo da Casper Ruud, era vitale non perdere terreno rispetto ai diretti avversari.
IL MATCH – Sinner parte in maniera molto centrata, sia al servizio che nel palleggio da fondo. Monfils invece si complica la vita già nel secondo game, concedendo palla break con un doppio fallo e un gratuito di dritto. Il francese si salva, ma Jannik apre benissimo il campo e gli strappa il servizio alla seconda occasione. L’azzurro sta lavorando molto bene con le traiettorie cariche incrociate, ma soprattutto riesce a trovare con continuità ottimi cambi in lungolinea che costringono sulla difensiva anche un grande atleta come Monfils.
Il parigino comunque è in partita, anche se da fondo è Sinner a mantenere un certo predominio. Sul 4-2, Monfils gioca un paio di punti alle sue condizioni e si procura due palle break consecutive. Sinner però non trema minimamente e anzi gioca quattro punti ai limiti della perfezione. In particolare, sulla seconda palla break, l’azzurro vince la strenua resistenza di Monfils giocando con grande intelligenza e pazienza, senza rinunciare ad essere aggressivo, e vincendo lo scambio più lungo e più bello della partita. Non ci sono ulteriori scossoni e dopo 39 minuti Sinner fa suo il primo set col punteggio di 6-3. Poche prime per lui in questo parziale (47%), ma appena un punto perso (13/14) quando è riuscito a metterle in campo.
Monfils comincia male anche il secondo set, porgendo all’avversario un bel mazzetto di gratuiti e un immediato break di vantaggio. Sinner tiene a zero il servizio e avrebbe anche una discreta chance sul 30-30 nel terzo game, ma il dritto si stampa sul nastro. L’azzurro si fa trascinare ai vantaggi nel successivo turno di battuta, senza però mai fronteggiare palla break. Da qui in avanti ntrambi raccolgono pochissimo in risposta con Sinner che addirittura si presenta a servire per il match sul 5-4 con una striscia aperta di dieci punti consecutivi vinti alla battuta. I punti di fila diventano quattordici, perché Monfils non trova mai il campo e si arrende dopo circa un’ora e venti di partita.