I drastici cambiamenti dettati dal coronavirus hanno avuto un rimescolamento anche nel calendario tennistico e una delle novità di quest’anno è stata la comparsa dell’evento ATP 250 di San Diego. La città californiana ha ricevuto una licenza della durata di un anno per organizzare l’evento e in finale ci sono arrivati due dei tennisti più in forma della stagione: Casper Ruud e Cameron Norrie, entrambi alla loro quinta finale del 2021. Sugli spalti si era registrato il tutto esaurito per l’atto conclusivo ma purtroppo lo spettacolo è durato appena 62 minuti con il match dominato da Ruud per 6-0 6-2. Con questo successo il norvegese non solo consolida il 10° posto in classifica generale, ma fa anche un notevole balzo in avanti nella corsa alle Finals di Torino (dove tra l’altro sono stati messi in vendita nuovi biglietti) scavalcando Hurkacz e portandosi all’ottavo posto – settimo se si esclude Nadal.
Con questo primo successo sul cemento il norvegese cerca di scrollarsi di dosso l’aggettivo di terraiolo e si porta in testa alla classifica per numero di tornei vinti nel 2021: cinque, seguito da Djokovic, Medvedev e Zverev a quattro. “È una cosa divertente da dire ma ovviamente Daniil e Novak hanno titoli più importanti, quindi non mi dispiacerebbe scambiarli ad esempio con loro, se avessi l’opportunità di dare cinque ‘250’ a Novak per tre Slam. È un po’ più alto il loro livello, ma va bene. Penso che sia più impressionante di cinque 250″ ha detto Ruud scherzando a fine partita. “Sarebbe divertente concludere l’anno con il maggior numero di titoli, non posso mentire su questo“.
IL MATCH – Nel primo set della finale non c’è stata davvero storia: Norrie al servizio non è riuscito a trovare il ritmo giusto e alla fine ha ottenuto solo tre punti alla battuta. Il norvegese ha archiviato la pratica con un 6-0 concretizzando il set point con un dritto fulmineo lungolinea, e nel secondo set ha approfittato del gioco stranamente poco incisivo del suo avversario dettando lo scambio dal suo angolo di rovescio, scatenando poi pesanti dritti per impedire a Norrie di trovare una zona dove sentirsi a suo agio. L’equilibrio è rimasto fino al 2-2 e da lì in poi Ruud ha inanellato quattro game consecutivi ottenendo la vittoria.
Come detto questo rappresenta il primo titolo al di fuori della terra rossa e Casper ha dimostrato di sapersi adattare alla grande anche su superfici veloci. In tutto il torneo ha perso solo un set – nella lottatissima semifinale contro Dimitrov – mantenendo spesso il controllo da fondo senza disdegnare le discese a rete nel momento del bisogno per chiudere anticipatamente il punto. Durante la premiazione a consegnargli il trofeo è stato Rod Laver e Ruud ha molto apprezzato la cosa. “Un ringraziamento speciale a Rod, ovviamente una leggenda. Penso che tu debba venire a tutte le mie partite ora perché sto giocando davvero bene quando vieni a guardare. Spero che verrai a Indian Wells la prossima settimana per guardarmi e vediamo cosa succede lì!” ha detto Ruud durante la cerimonia del trofeo.
Cameron Norrie invece, che quest’anno aveva alzato il trofeo a Los Cabos, si dovrà accontentare di un piccolo salto in avanti nel ranking passando dalla 28esima posizione alla 26esima, suo miglior piazzamento in carriera.
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