[2] S. Tsitsipas b. [25] F. Fognini 2-6 6-3 6-4
Per quasi un’ora si è visto uno dei Fognini migliori delle ultime stagioni: calmo, poco falloso, pienamente a suo agio nel palleggio con Tsitsipas e pronto a tirare il grilletto, di diritto o di rovescio, alla prima occasione disponibile.
Il greco davvero ci ha capito abbastanza poco nel primo set, nel corso del quale ha visto i sorci verdi durante tutti i suoi turni di battuta: due break subiti e cinque palle break annullate negli altri due, rischiando di cedere il parziale 6-1.
Poi, come per incanto, la partita è girata su un nonnulla: andato in vantaggio di un break sul 2-1 anche nel secondo set, Fognini si è portato 30-0 nel game seguente, e da quel momento ha commesso quattro errori davvero sciagurati che hanno fatto rientrare in carreggiata uno Tsitsipas fino a quel momento incredibilmente confuso.
Da lì è cambiato tutto: le accelerazioni di Fognini hanno iniziato a mancare il campo e il palleggio di Tsitsipas ha guadagnato consistenza. Il ligure ha cominciato anche a innervosirsi per il continuo dialogo tra Stefanos e suo padre Apostolos, seduto strategicamente vicino alle torrette dedicate a contenere gli asciugamani. La posizione degli “angoli” è pensata per favorire la comunicazione dal momento che è permessa dal regolamento nel circuito WTA, ma in occasione delle partite maschili sarebbe meglio se fosse spostata in modo da non indurre in tentazione chi tende a scivolare nel “peccato”.
In ogni modo con quattro game consecutivi Tsitsipas si è portato rapidamente 5-2, pareggiando il conto dopo poco più di un’ora e un quarto di gioco. Nel set decisivo il break che ha fatto la differenza è arrivato al quinto game e da lì i due protagonisti hanno tenuto il servizio senza troppi patemi e Tsitsipas ha così potuto conquistare il suo posto negli ottavi di finale dove incontrerà Alex De Minaur contro il quale ha vinto 9 degli 11 precedenti scontri diretti.