[23] G. Dimitrov b. [1] D. Medvedev 4-6 6-4 6-3
Forse era solo questione di tempo, prima o poi doveva accadere, ma questo non toglie che sia una discreta sorpresa, soprattutto per il modo in cui è maturata. Daniil Medvedev, vincitore allo US Open perdendo un solo set, in serie positiva da 9 partite nonché testa di serie n. 1 del torneo, è stato eliminato da Grigor Dimitrov, sicuramente una delle migliori versioni di Grigor Dimitrov viste da un bel po’ di tempo a questa parte.
L’inizio del match sembrava suggerire un epilogo come da copione: Medvedev si era aggiudicato il primo set ed era andato in vantaggio 4-1 “pesante” nel secondo set. “E da quel momento ha acceso l’interruttore – ha detto il russo dopo il match – se gioca così Grigor vincerà sicuramente il torneo, perché ha giocato sicuramente meglio di qualunque giocatore abbia incontrato allo US Open che ho appena vinto”.
Dimitrov ha vinto 10 dei successivi 11 game, e 11 dei successivi 14, rintuzzando un tentativo di rimonta del n. 2 del mondo che, realizzato l’enorme dispendio di energie che era stato necessario a Grigor per produrre quel tennis, ha provato ad aggrapparsi alla partita nelle fasi finali. “Sì, mi sono accorto che era molto stanco, ed è stato per quello che non ho abbandonato la partita completamente sull’1-5. Sapevo che si sarebbe potuto irrigidire, quindi ho continuato a mettergli pressione. Tuttavia, sul game del 5-3 ha giocato diversi vincenti, non ho troppi rimpianti in quel frangente. Magari potevo fare qualcosa di più qua e là, spesso sono pochi punti che fanno la differenza, ma anche se forse non sono stato precisissimo o profondissimo sul 5-3 lui ha comunque giocato un ottimo tennis anche se era evidentemente stanco”.
“Era una partita che volevo davvero giocare – ha dichiarato Dimitrov dopo il match – quello che ha fatto nel corso dell’ultima stagione, volevo confrontarmi con lui. E mettermi alla prova. Da qualche settimana mi sento bene, sento di stare ritrovando la fiducia, sento che posso fare dei danni sul campo”.
Medvedev dal canto suo ha imputato la sconfitta a tre fattori: la prestazione di Dimitrov, la lentezza del campo (“non mi ricordo di aver mai perso quattro servizi consecutivi, da nessuna parte. Questo dimostra quanto sono lenti questi campi”) e sulla sua difficoltà di controllare la palla durante il giorno nell’aria leggera del deserto (“ho chiesto di giocare di sera, ma non era possibile, perché bisognava programmare di sera quelli che hanno giocato il turno precedente soltanto ieri”).
Per Dimitrov ora un quarto di finale contro Hurkacz per tentare l’assalto di una semifinale importante che non raggiunge dallo US Open 2019, mentre per Medvedev forse potrebbe essere arrivato il momento di un po’ di riposo prima dello sprint finale della stagione. “Sì, ora che sono fuori dal torneo posso dirlo, sono un po’ stanco. C’è il torneo di Mosca al quale sono iscritto. È casa mia, quindi volevo almeno provare a giocare. La scadenza per cancellarmi è venerdì, vedrò nei prossimi giorni se riuscirò a competere.”