Procede a targhe alterne la corsa verso le ATP Finals di Casper Ruud e Hubert Hurkacz. Il tennista polacco ha avuto la meglio in maniera netta del sempre pericoloso Aslan Karatsev. Sorte diversa per Ruud, che è caduto nelle trappole di Diego Schwartzman ed ha finito per perdere una partita in cui sicuramente poteva fare di più.
Schwartzman b. Ruud 6-3 6-3
Il tennista norvegese è incappato in una partita poco solida, una rarità per lui, ed ha finito per sbagliare davvero troppo da fondo al cospetto di uno Schwartzman che oggi si è riscoperto in formato 2020. L’argentino ha pressato sin da subito il suo avversario, breakkando Ruud nel primo game. Sotto pressione per il risultato da recuperare, il norvegese non ha mostrato la sua solita brillantezza ed è rimasto sempre in grosso affanno sulla diagonale del rovescio. Schwartzman ha concesso a Ruud la possibilità di rientrare nell’ottavo game ma l’argentino è stato molto bravo a mantenere la lucidità, concedendosi anche il lusso di un secondo break a suggellare il primo set.
La musica cambia notevolmente nell’avvio di secondo set, con Ruud che torna a martellare dal lato del dritto e trova il primo break della partita, in un game sofferto e lungo che vede Schwartzman per la prima volta in difficoltà nello scambio. Le premesse però non vengono mantenute dal numero 10 del mondo, che ancora una volta sembra incapace di crearsi vantaggi con la seconda e nel quarto game restituisce il break. Ruud si salva nel sesto game a fatica dal secondo break consecutivo, e attenta al servizio di Schwartzman che però a differenza del suo avversario mantiene una resa irreale con la seconda di servizio, con un solo punto perso su nove nel secondo set.
Non è dello stesso livello la seconda di Ruud, che offre il fianco al suo avversario e perde ancora una volta il servizio, spedendo l’argentino a servire per il match. Una formalità per Schwartzman, che dopo quasi due ore chiude una partita giocata sempre nel posto di comando. Il tennista argentino trova quindi la vittoria numero 200 in carriera e si regala un quarto di finale abbordabile contro il vincente della sfida tra Norrie e Paul, con vista per una possibile semifinale contro il nemico-amico Daniil Medvedev. Sconfitta dolorosa ma non decisiva per Ruud, che consolida la nona piazza nel ranking e l’ottavo posto nella Race, dove però ha solo 60 punti di vantaggio su Hurkacz e in caso di vittoria di Jannik Sinner contro Taylor Fritz vedrebbe ridursi il suo vantaggio a 330 punti. Tutto ancora da giocare.
Hurkacz b. Karatsev 6-1 6-3
Molto più semplice la pratica di Hubert Hurkacz, che approfitta di un Aslan Karatsev oggi presente nella sua forma pre-2021 e fuori fase con tutti i colpi. Il tennista polacco è stato chirurgico in risposta, dove ha banchettato sulla scarsa costanza al servizio di Karatsev, oggi autore di ben sei doppi falli, e prendendosi costantemente vantaggi sulla seconda di servizio. Il russo parte meglio e si vede salvare una palla break già nel primo game, ma il polacco è molto più solido in risposta e trova il break a zero nel quarto game. Karatsev non riesce a contrastare il servizio di Hurkacz, che dalla palla break ha concesso solo quattro punti totali nei suoi turni di battuta, e subisce di contro il secondo break consecutivo nel sesto game, chiudendo di fatto il set.
Lo spartito non sembra cambiare nell’inizio del secondo set, anzi Karatsev è ancora più falloso e deve fare gli straordinari per salvare due palle break nel terzo game. Nel turno di battuta successivo del russo Hurkacz trova il terzo break della partita e tutto sembra ormai indirizzato, ma Karatsev per la prima (e unica) volta della sua partita trova la forza di reagire e nel game successivo strappa il servizio al suo avversario. Sarà l’ultimo sussulto del russo, che torna a sbagliare in maniera costante e consegna due break consecutivi ad Hurkacz, che infila il parziale di 3-0 e strappa un biglietto per i quarti di finale contro Daniil Medvedev o Grigor Dimitrov. Biglietto non ancora strappato invece per le Finals di Torino, dove però diminuisce lo svantaggio da Ruud e prova a tenere Sinner a distanza di sicurezza. Anche per lui come il norvegese però bisognerà attendere, e la sensazione è che servirà Bercy per dirimere la questione.