[2] A. Zverev b A. De Minaur 6-2 3-6 6-2
Il tedesco continua la sua striscia positiva che lo vede tenere un record di 21-2 a partire dalle Olimpiadi di Tokyo e abbatte un pur volenteroso De Minaur, che nulla può quando Zverev innesta le marce alte.
Partita che vede Sasha alla ricerca della vittoria n. 300 nel circuito ATP (sebbene sia solo ventiquattrenne il tedesco è ormai ha accumulato notevole esperienza in termini di match giocati).
Primo set nel quale il tedesco mette il pilota automatico e innesta una velocità di crociera di tutto rispetto. La prestazione di Sasha al servizio nel primo parziale è stata brillante, con il 100% di punti conquistati sulla prima di servizio, e nessun doppio fallo. Se poi a tutto questo ci aggiungiamo nessun errore non forzato di dritto appare subito chiaro come il gioco del tedesco fosse intonato, almeno nel primo parziale, visto che servizio e dritto danno con precisione la misura del livello di gioco del tedesco. Un De Minaur che è riuscito ad opporre un po’ di resistenza solo sul 5-1 in favore del tedesco, ma anche lì la contraerea teutonica ha sbriciolato ogni tentativo di rientro dell’australiano. Set che si è così concluso con un perentorio 6-2 a favore di Zverev in mezz’ora circa.
Dopo tale dimostrazione di forza del tedesco De Minaur è bravo a ricompattarsi e a partire dalle cose semplici, mantenendo adesso con una certa scioltezza almeno il proprio servizio. Dopo il dominio di Zverev del primo parziale è già una notizia, e se a questo ci aggiungiamo il fatto che De Minaur in palleggio è salito in cattedra nel parziale troviamo spiegazione del ribaltimento di fronte. Nel secondo set infatti De Minaur è stato particolarmente impressionante negli scambi da fondo, vincendo oltre l’80% dei punti sulla sua seconda di servizio e oltre il 60% su quella di Zverev.
Dopo questo inaspettato twist ad una trama che sembrava già scritta però Zverev recupera la compostezza e dopo aver rischiato qualcosa nel game di apertura si prende subito il break alla prima occasione senza lasciare scampo a un De Minaur che va subito sott’acqua e con Zverev che ritrovando la sicurazza al servizio mette in ghiacchio i propri turni di battuta e chiude in bellezza con un secondo break per il 6-2 finale.
Nell’intervista post partita si è tornato con Zverev sulla statistica delle 300 vittorie, qualcosa che Zverev ha considerato come “special”. In merito invece all’andamento della partita il tedesco ha confermato che si è trattato di un calo di tensione, che a livello di un giocatore pro si traduce in piccole cose, come una maggiore lentezza nel gioco di gambe; ma che cose del genere sono anche abbastanza normali a fine stagione, quando le partite giocate sono tante e si fanno sentire.
F. Tiafoe b. [1] S. Tsitsipas 3-6 6-3 6-4
Match potenzialmente pericoloso per la testa di serie numero 1, che sebbene si trovi di fronte un semplice qualificato, si tratta pur sempre di un giocatore capace di fiammate, come accaduto quest’anno a Wimbledon, dove l’americano è riuscito a battere il favorito Stefanos.
Primo set che scorre via rapido in meno di mezz’ora, con Tsitsipas che mantiene i primi turni di battuta con estrema facilità, Tiafoe non riesce ad incidere minimamente né sulla prima né sulla seconda (a fine set saranno soltanto 3 i punti lasciati per strada dal greco nei propri turni di servizio) con l’americano che fa estremamente fatica anche solo a rispondere e a far partire lo scambio. Tiafoe dal canto suo non si comporta malissimo, ma gli è fatale l’unica palla break concessa, che il greco trasforma con estremo cinismo. Scambi prolungati praticamente non ne se ne vedono, un po’ perché sul servizio del greco non si gioca e un po’ perché anche Tiafoe nei propri game di servizio cerca di accorciare gli scambi. Insomma poco materiale anche per imbastire una cronaca.
Secondo set che si apre sulla falsariga del primo, con entrambi i giocatori che riescono a tenere abbastanza agevolmente i propri turni di servizio. Si arriva così all’ottavo gioco nel quale Tsitsipas perde per strada la prima e regala anzi con un doppio fallo e alcuni banali gratuiti due palle break all’americano; sulla seconda in particolare il greco è fortunato, in quanto se la deve giocare con la seconda di servizio e su un’accelerazione dell’americano scentra il dritto che però si impenna a va finire sulla linea di fondo, mandando fuori giri l’americano. Un colpo di fortuna che però non è sfruttato da Tsitsi, che anzi si impegna per concedere il game di servizio a “Big Foe” come cantano i pochi ma rumorosi americani alla StadtHalle e con due doppi falli cede le armi. Tiafoe si trova così inaspettatamente a servire per il set senza essersi inventato in realtà nulla di particolare, ma approfittando del totale blackout del greco. L’americano così non se lo fa ripetere due volte e conclude a zero il game del 6-4 in suo favore.
Nel secondo set Tsitisi recupera però la compostezza al servizio e nel successivo game di servizio Tiafoe si va a complicare la vita con un paio di errori a rete evitabilissimi che spalancano le porte del break point al greco che però non riesce ad incidere in risposta sulla seconda dell’americano, con una risposta scentrata di rovescio che termina a metà campo. Apprezzabile comunque il fatto che entrambi i giocatori cerchino con continuità la via della rete con attacchi in controtempo su approcci buoni ma non definitivi. Il break è però nell’aria con Tiafoe che continua a non trovare la prima di servizio, fattore fondamentale senza il quale finisce per pagare dazio. Tsitsipas tuttavia continua a non mostrare la stessa sicurezza del primo set, ma comunque riesce a consolidare il break e a portarsi sul 3-0, ma continua a non convincere: quinto gioco ed ennesima palla break per l’americano che è bravo a giocare aggressivo sulla seconda di Stefanos e chiudere a rete il punto e riportare in equilibrio il match. La partita a questo punto diventa interessante e potrebbe davvero pendere da una parte o dall’altra con una piccola spallata da una parte o dall’altra. E la spallata arriva ed è di Tiafoe che gioca con coraggio e porta a casa il break che lo porta in vantaggio per la prima volta nel match. L’americano porta così a casa una partita che in pochi dopo il primo set avrebbero pensato sarebbe potuta andare a finire nelle sue mani.
Nell’immediata intervista post partita Tiafoe ha ringraziato il pubblico per il supporto (in particolare la sparuta ma rumorosa comitiva di americani presenti sugli spalti, un qualcosa che forse ha innervosito un po’ Tsitsipas); Tsitsipas invece si presentato alla press conference virtuale visibilmente imbronciato e si è limitato a confermare che è stato il giocatore migliore in campo solo per un set e mezzo, ma che poi i colpi non hanno più girato a dovere e ha perso la partita.