Al termine della giornata in cui l’Italia si è assicurata due posizioni nella top 10 ATP a partire da lunedì 1 novembre grazie alla semifinale di Jannik Sinner a Vienna, Matteo Berrettini non può essere realmente soddisfatto. La sconfitta nei quarti di finale lascia l’amaro in bocca per come è arrivata, 7-6 al terzo contro il 18enne prodigio Alcaraz, dopo aver reagito bene al 6-1 subìto nel primo set e una rimonta da 1-4 nel terzo set. Di certo non mancano le motivazioni a Matteo in questo finale di stagione e il suo atteggiamento è stato comunque impeccabile. Il direttore Ubaldo Scanagatta ha raggiunto telefonicamente coach Vincenzo Santopadre poco dopo la fine dell’incontro, che – come da entrambi – affermato si è deciso davvero su pochi punti.
Un mini-break ha fatto la differenza nel gioco decisivo, vinto 7 punti a 5 dallo spagnolo: “Alcaraz è stato bravo a spingere sempre, forse Matteo è stato un po’ titubante anche se la seconda di Alcaraz è comunque difficile da attaccare. Il match si è deciso su pochissimo. Peccato anche perché sul 5-5 al terzo era 30-30, aveva risposto bene e aveva un dritto abbastanza comodo. Ha tirato molto forte senza riuscire a prendere l’angolo. Era una grande chance per provare poi a vincere la partita, più che nel tie-break”.
Santopadre già sapeva di che pasta è fatto Alcaraz, ma vederlo affrontare da vicino il suo allievo non ha potuto che aumentare la sua considerazione nei confronti dello spagnolo: “Devo dire che non lo conoscevo così bene. L’avevo visto in allenamento con Matteo a Indian Wells e mi era piaciuto molto per l’attitudine che ha e per la capacità atletiche e mentali. Mi sembra valido, ma questo lo sanno tutti. È davvero impressionante. Oggi ha tenuto il campo benissimo e Matteo è stato bravo a reagire dopo un inizio stentato. Si è messo in condizione di provare a vincere la partita, il che era davvero difficile da immaginare dopo l’avvio. Sia nel secondo che nel terzo è stato un match di gran livello e intensità. È scontato dirlo, ma credo che Alcaraz lo vedremo a livelli sempre più alti.“
Berrettini e il suo team avrebbero dovuto volare direttamente a Parigi-Bercy. Nelle parole di Santopadre venerdì sembrava non ci fosse alcuna intenzione di saltare l’ultimo ‘Mille’ stagionale: “Ormai per fortuna Matteo ha raggiunto un livello per cui tutti i tornei sono importanti e tutti i tornei vanni giocati al meglio, con l’idea di arrivare fino in fondo. Parigi-Bercy è un torneo importante, dunque vediamo quello che succede”. Berrettini invece non giocherà a Bercy: lo rivedremo in campo direttamente alle ATP Finals di Torino