Sembrava tutto già apparecchiato per una gustosissima semifinale al WTA di Cluj-Napoca tra le due campionesse Slam presenti in tabellone, Simona Halep ed Emma Raducanu (fresca vincitrice dello US Open). Per Raducanu è stata una settimana piuttosto particolare. Vuoi perché il torneo è un po’ il suo secondo torneo di casa, viste le origine rumene (ha dichiarato lei stessa di sentirsi “come a casa”), vuoi perché ha vinto la prima partita a livello di circuito WTA, dal momento che quelle vinte a Wimbledon e allo US Open sono etichettate “ITF”. Non sono stati questi fatto però a condizionare la giovane britannica, che nei quarti di finale è incappata in una nettissima (6-2, 6-1) sconfitta contro una sua coetanea, come lei classe 2002.
Marta Kostyuk ha impiegato soltanto 58 minuti per estromettere Raducanu dal torneo. La giocatrice ucraina ha perso solamente tre giochi, dimostrando sin dall’inizio di ogni parziale di essere decisamente più in ritmo. Molte difficoltà ad essere incisiva col servizio per Emma, incline anche al doppio fallo (dei 7 totali, 4 li ha commessi su palla break). Kostyuk ha ben controllato le operazioni e potrà giocare la sua terza semifinale WTA dell’anno. C’è tanto da rivedere invece nella confusa partita di Raducanu, che ha chiuso il (brevissimo) incontro con 40 errori non forzati. La britannica prima della partita aveva detto “(Kostyuk) mi ha sempre distrutto a livello junior”. In realtà l’ha battuta nettamente solo in un match under 14 (6-1 6-1), mentre Raducanu vinse 6-1 6-3 tra le under 12.
Salta quindi quello che poteva essere un quasi-derby (o comunque una sfida di grande interesse per il circuito femminile) tra Halep e Raducanu. Simona ha rispettato i favori del pronostico, piazzando un sonoro 6-1 6-1 contro la connazionale Jaqueline Adina Cristian, che negli ottavi aveva superato Tomljanovic. Partita perfettamente gestita dall’ex numero 1 mondiale, che tornerà a disputare una semifinale nel circuito oltre sei mesi dopo l’ultima (a Stoccarda). Nel Tour maggiore Halep non ha mai perso in carriera contro una giocatrice rumena.
Dall’altro lato del tabellone tutti gli occhi sono puntati su Anett Kontaveit. È in striscia positiva da 13 partite su cemento indoor, è reduce da 24 vittorie nelle ultime 26 partite e dal successo sui campi di Mosca la scorsa settimana. Ha avuto bisogno di un’ora e pochi minuti per liberarsi anche di Kalinina nei quarti di finale di Cluj e nel penultimo atto partirà favorita contro Rebecca Peterson. Kontaveit è a sole due vittorie (deve dunque conquistare il trofeo) dalla qualificazione alle WTA Finals di Guadalajara. Solo così potrebbe superare Ons Jabeur, che ora occupa l’ottava e ultima posizione utile della ‘Race’.
La tunisina ha scherzato su Twitter, dopo l’ennesima vittoria della sua rivale: “Sembra che dovrò dare ad Anett il mio vestito per la cerimonia di apertura delle WTAFinals… è troppo impegnata a vincere le partite!”