Con le qualificazioni ha preso il via l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi-Bercy, che sarà decisivo per le sorti della corsa alle Nitto ATP Finals di Torino. Tre sono gli italiani già presenti nel tabellone del Rolex Paris Masters (Sinner, Sonego e Fognini: ecco com’è andato il sorteggio), mentre altri quattro sono stati inseriti nel tabellone cadetto.
Esordio positivo per Lorenzo Musetti, in una sfida tutt’altro che facile con l’ex top 10 francese Lucas Pouille, adesso scivolato fino alla posizione 153. Il diciannovenne italiano si è aggiudicato in rimonta il match contro il transalpino dopo aver ceduto il primo set. Nella seconda partita, Musetti ha piazzato il break decisivo nel decimo game e da quel momento Pouille non ha più tenuto un turno di battuta, con l’italiano che ha chiuso 4-6 6-4 6-1 in poco più di due ore. Al turno decisivo Musetti troverà un altro francese, quell’Hugo Gaston che sorprendentemente ha sconfitto in tre set il sudafricano Kevin Anderson, il quale potrà recriminare di non sfruttato due match point.
Ottima prestazione anche per Andreas Seppi che ha sconfitto in due set Pedro Martinez, testa di serie numero 2 del tabellone cadetto, per 7-5 6-3. In una parte finale del primo set dove si è assistito a quattro break in cinque turni di servizio, Seppi è stato bravo ad annullare un set point allo spagnolo. Archiviato il primo set, l’altoatesino non ha concesso più occasioni all’avversario di rientrare in gioco. L’ultimo ostacolo tra Andreas e il tabellone principale di Bercy sarà lo svedese Mikael Ymer, che ha sconfitto in tre set Carlos Taberner, entrato come alternate per il forfait di Ruusuvuori.
Esce vincitore da un match chiuso ben oltre la mezzanotte anche Gianluca Mager, che ha sconfitto in tre set (6-4 3-6 6-3) lo svizzero Henri Laaksonen. Mager, reduce da una sconfitta piuttosto amara al primo turno nell’ATP di Vienna contro Dennis Novak, è stato solido nel set decisivo piazzando il break nel secondo gioco e non concedendo, da quel momento, nessuna opportunità al suo avversario. Al turno decisivo lo attenderà il giapponese Nishioka, vincitore in due set sul francese Bonzi.
Niente da fare per Stefano Travaglia che si è arreso dopo oltre due ore di gioco alla testa di serie numero 1 Tommy Paul (7-5 4-6 6-2 il punteggio per lo statunitense), collezionando la terza sconfitta su tre contro il ventiquattrenne nativo del New Jersey.
Tra gli altri nomi si segnala il successo di Jenson Brooksby al tie-break del terzo set sul bielorusso Gerasimov e la clamorosa sconfitta dell’esperto Gilles Simon, che – sopra 5-1 e 40-0 nel terzo – ha sciupato ben 6 match point finendo per cedere 7-5 allo statunitense Marcos Giron.