Ha avuto una netta battuta d’arresto la corsa di Jasmine Paolini nel Courmayeur Ladies Open: la tennista italiana è stata battuta 6-2 6-0 da Donna Vekic in poco più do un’ora nella semifinale del torneo valdostano. “Forse sembra sia stato tutto facile dal punteggio ma in realtà si è trattato di una partita davvero difficile” ha detto Vekic sul campo, dopo la partita. “È una giocatrice molto tosta, mi faceva giocare tanti colpi essendo anche aggressiva.” Nonostante nell’unico precedente tra le due – quest’anno nelle qualificazioni di Cincinnati – a vincere fu l’italiana, ieri non c’è stata storia e l’ex top 20 croata deve ancora perdere un set in questo torneo. Un’operazione al ginocchio effettuata a febbraio aveva costretto Vekic a stare lontano dai campi per tre mesi e la conseguenza è stata un calo in classifica fino all’ attuale posizione n. 97. In questo torneo però, come anche nel precedente a Tenerife, è riuscita a vincere tre o più incontri consecutivi e domenica alle 17 disputerà la sua nona finale WTA della carriera (la prima da giugno 2019). Il bilancio della 25enne è di due soli tornei vinti (Kuala Lumpur 2014 e Nottingham 2017) quindi un’eventuale successo a Courmayeur sarebbe un gran dose di fiducia.
L’altra semifinale del WTA 250 di Courmayeur invece ha offerto uno spettacolo completamente opposto. Il match tra la danese Clara Tauson e la russa Liudmila Samsonova è stata un’incerta battaglia durata 2 ore e 27 minuti e terminata in favore di Tauson 4-6 7-6(8) 6-4 dopo che questa è riuscita ad annullare cinque match point nel tie-break del secondo set. Dopo un primo parziale equilibrato deciso solamente da un break nel nono game, la 18enne danese è riuscita a continuare a giocare con spensieratezza nonostante fosse sotto nel punteggio e i colpi potenti di dritto e le palle molto più lavorate e precise col rovescio le hanno permesso di ribaltare la situazione. Il momento chiave, come detto, c’è stato nel tie-break dove la russa si era portata sopra 6-2. “Mi stavo solo preparando a stringerle la mano” ha confessato Tauson a fine partita; tuttavia quel desiderio di far giocare alla sua avversaria sempre una palla in più alla fine ha indotto in errore Samsonova e Tauson ha portato a casa il match.
Entrambe le tenniste hanno messo in mostra il loro gioco estremamente aggressivo e potente, come dimostrano i 28 ace messi a segno (16 da parte di Samsonova e 12 di Tauson) ma anche in risposta le due non si sono risparmiate. Insomma tra la n. 49 e la n. 42 del mondo è stata una battaglia a viso aperto ricca di vincenti. “Stavo solo cercando di indovinare dove stava servendo e alla fine non so cosa sia successo! Spingeva tutto il tempo, e colpendo così forte, quindi ero sempre in difesa. Come molti sanno, mi piace giocare in attacco ma a volte devi fare quello che devi fare“ ha commentato Tauson, che con questo risultato si guadagna la terza finale stagionale, nonché della carriera. Anche le due precedenti sono arrivate indoor (Lione e Lussenburgo) e finora non ha mai perso in una finale WTA.