C. Alcaraz b. [8] J. Sinner 7-6(1) 7-5
Il primo episodio di quella che potrebbe essere una delle rivalità più prolifiche dei prossimi anni se lo è aggiudicato Carlos Alcaraz, che ha eliminato Jannik Sinner al termine di un match molto tirato. Che l’urna non fosse stata benevola con l’azzurro lo si era già detto fin dall’inizio. L’accoppiamento con lo spagnolo classe 2003 in rapidissima ascesa, era infatti tra i peggiori che potesse capitare e il campo lo ha confermato. L’incontro è stato complessivamente di buonissima qualità, soprattutto per quanto riguarda il rendimento di Alcaraz, davvero impressionante nello scambio da fondo e nella fase difensiva. Dal canto suo Sinner ha confermato i progressi recenti al servizio, ma gli è mancato qualcosa in risposta, nonostante l’avvio fosse stato sotto questo punto di vista molto promettente. A Jannik non si può tuttavia rimproverare molto per quanto riguarda lo spirito combattivo, dal momento che di puro orgoglio si è mantenuto in corsa in un secondo set che lo ha visto annullare ben sei palle break prima di capitolare nell’undicesimo game.
In ogni caso, ancorché molti siano i meriti di Alcaraz, questa è una battuta d’arresto che rischia di costare caro a Sinner in ottica Nitto ATP Finals. Tutti i diretti concorrenti infatti hanno centrato l’accesso agli ottavi e minacciano di accumulare un vantaggio che neanche il titolo a Stoccolma potrebbe poi colmare. In particolare Hubert Hurkacz (in vantaggio di 30 punti nella Race virtuale) ha visto spalancarsi il proprio spicchio di tabellone, nel quale figurano ben due lucky loser, Alexei Popyrin e Dominik Koepfer (prossimo avversario), oltre a James Duckworth. Se i calcoli non sono errati, al polacco basterebbero appunto due vittorie per mettersi in posizione tale da rendere inutile anche un’eventuale vittoria di Jannik in terra di Svezia. Anche Casper Ruud e Cameron Norrie sembrano avere buone chance di arrivare almeno ai quarti, il che permetterebbe al norvegese di aumentare il divario – già abbastanza ampio – da Sinner e al britannico di sopravanzare l’azzurro.
IL MATCH – Il primo game dell’incontro è già bello movimentato e si protrae per ben nove minuti. Alcaraz piazza due ace, ma commette anche due doppi falli, poi sul 40-40 si ferma a scambio in corso giudicando fuori una palla di Sinner la cui bontà viene però rapidamente certificata dal Challenge. Sulla palla break, lo spagnolo è perfetto, ma Jannik risponde bene e nel palleggio sembra poter imporre il proprio ritmo, riuscendo infine a trovare il break alla seconda chance. Anche Alcaraz trova fin da subito la misura in risposta e come se niente fosse si va a prendere l’immediato controbreak. Adesso lo spagnolo classe 2003 si è sciolto definitivamente e prende il comando degli scambi non appena ne ha l’occasione, il che spesso vuol dire già dalla risposta. Sinner si ritrova costretto ad annullare una palla break nel terzo game con la combo servizio-dritto, dopo due errori di rovescio. Ne arriva subito una seconda ma stavolta è Alcaraz a sbagliare due volte di fila permettendo a Jannik di impattare sul 2-2.
Entrambi tengono il servizio fino al 4-4, ma onestamente (nonostante un disastroso 4/13 con la seconda) il risultato sembra andare un po’ stretto ad Alcaraz, molto più propositivo di Sinner in questo primo set (da segnalare anche un discreto numero di ottime rincorse in avanti, completate da tocchi delicati). L’azzurro, se si esclude qualche fiammata, da fondo subisce l’iniziativa dell’avversario e la risposta è molto meno incisiva dell’inizio, ma per sua fortuna il servizio gli dà una mano e gli permette di approdare al tiebreak. Il jeu decisif inizia male per Sinner, prima beffato dal nastro e poi superato da un lob (probabilmente non del tutto intenzionale) di Alcaraz, che però nel terzo punto gioca alla grande e sigilla il 3-0 con un bel dritto vincente. Ancora più spettacolare il punto del 4-0, figlio di una sequenza da KO rovescio lungolinea-smorzata-passante di rovescio al volo. Il primo errore di Alcaraz dà un po’ di respiro a Sinner che però si rimette subito sott’acqua da solo con un doppio fallo. Ancora il nastro smorza un passante dello spagnolo, che sarebbe stato probabilmente comunque vincente, poi una gran prima mette fine ad un primo set di alta qualità, vinto meritatamente dal più giovane dei due giocatori in campo.
In avvio di secondo set Sinner si carica con un insolito pugnetto e un bel “come on” a pieni polmoni, il che conferma – se mai ce ne fosse bisogno – tutte le difficoltà del match odierno. Alcaraz infatti non cede un millimetro e con un tracciante di dritto a 160 km/h si procura tre palle break consecutive già nel terzo game. Sinner riesce in qualche modo a risalire dallo 0-40 e a tenere il servizio, facendo rimbombare tra le raccolte mura del Campo 1 un incitamento ancora più vistoso del precedente (anche il movimento del pugnetto si fa più ampio). Tuttavia la situazione continua a essere molto, molto complicata per l’italiano, costretto ad aggrapparsi disperatamente al servizio per sopravvivere ad altre tre palle break nel quinto game. In risposta le cose non vanno meglio a Sinner che raccoglie appena due punti fino al 3-3, non riuscendo a creare problemi all’avversario che pure non dispone di un gran servizio (per essere generosi). Tuttavia ciò che impressione dello spagnolo è la capacità di giocare sempre in maniera molto incisiva il colpo successivo alla battuta, anche in situazioni di equilibrio precario. Nell’ottavo game, Sinner riesce finalmente ad arrivare ai vantaggi sul servizio di Alcaraz, ma non a vedere palla break. Lo spagnolo invece il break lo trova sul 5-5, rispondendo colpo su colpo alle pur violente pallate dell’italiano. Con le spalle al muro, l’italiano si arrampica fino al 30-30, ma una sua risposta lunga (dopo averne già sbagliata una più facile sul 15-15) consegna un match point ad Alcaraz, che chiude con l’ennesimo gran dritto incrociato. Al prossimo turno giocherà contro il beniamino di casa Hugo Gaston, con buone prospettive di arrivare ai quarti.