J. Duckworth b. (LL) L. Musetti 6-3 3-6 6-3
Finisce al secondo turno l’avventura all’ultimo Masters 1000 dell’anno di Lorenzo Musetti, che a Parigi-Bercy cade in tre set contro James Duckworth, attuale numero 55 del mondo. Al netto di una bella fiammata sul finire del secondo set, l’azzurro viene gestito con autorità dall’australiano, che si dimostra più esperto e maturo: Duckworth, che affrontava Musetti per la prima volta in carriera, va avanti al terzo turno del Rolex Paris Masters, dove sfiderà il vincente di Tsitsipas-Popyrin. Per Lorenzo rimane la bella vittoria al primo turno da lucky loser contro Djere e la consapevolezza di dover limare diversi aspetti del proprio gioco, nel contesto di un’annata comunque positiva che si chiuderà, la prossima settimana, alle NextGen Finals di Intesa San Paolo a Milano.
La chiave di volta del primo set è il secondo game, il primo in risposta di Duckworth, che mette i piedi dentro al campo appena può e arriva subito sul 15-40. Musetti annulla entrambe le palle break col servizio, ma l’avversario è più aggressivo e si guadagna un’altra palla break. A Lorenzo non basta un’altra prima vincente perché subito dopo regala la quarta opportunità a Duckworth con una volèe lunga dopo aver attaccato in controtempo, e a quel punto l’australiano concretizza per salire 2-0 e servizio. L’azzurro cerca la reazione nel game successivo, arriva a 40-40 ma James continua ad aggredire a tutto campo: servizio-dritto e poi prima vincente per il 3-0. Duckworth limita al minimo gli errori e sembra perfettamente a suo agio su questa superficie, accorciando gli scambi appena può con incursioni a rete che vanno a togliere il tempo a Lorenzo di ragionare e manovrare. Nei game di risposta, forte del break di vantaggio, lo si vede spesso aspettare il servizio dell’italiano con i piedi dentro la riga di fondo; così Musetti deve salvare altre palle break sia nel quarto che nell’ottavo game. L’australiano, tuttavia, concretizza appena va a servire per il primo parziale: è 6-3 in 44’.
Nel secondo set Musetti, pur faticando, riesce a star lì lottando punto su punto. Si seguono i servizi sino al 3-3, dove la partita vive una sua svolta a favore dell’azzurro. Lorenzo concede due palle break, ma le salva entrambe con coraggio e con una prima vincente sale 4-3. Qui il toscano si carica e sente l’odore del sangue; dall’altra parte Duckworth cala e attacca per quattro volte sul rovescio in modo non eccezionale, venendo impallinato in tre occasioni dal colpo migliore del giocatore italiano. C’è il break del 5-3, la partita è girata, Musetti va a servire per il set, sale 40-0 e chiude il parziale alla seconda occasione con una seconda di servizio molto carica, infilando un parziale di 11 punti a 3 che lo porta al terzo parziale dopo 37’ minuti.
Duckworth, tuttavia, è bravo a tamponare subito l’emorragia: non appena inizia il set decisivo emerge la differenza di esperienza, con James che è bravo a tenere perentoriamente il servizio con tre aces e a brekkare Lorenzo nel secondo gioco. Accade che l’italiano sale 30-0 ma poi si perde: prima prova ad attirare l’avversario a rete con una palla corta senza successo, poi affossa malamente un diritto in rete (2-0). Musetti riesce con un game laborioso a salire 3-1 e poi prova l’assalto al servizio dell’aussie salendo 15-30 con un altro passante vincente di rovescio, ma nel punto successivo sbaglia l’accelerazione di diritto dopo essersi costruito bene il punto. Tuttavia una palla corta gli porta l’occasione della palla break; occasione che Lorenzo non sfrutta anche per sfortuna, visto che un lob scorre lungo per questione di millimetri. A quel punto Duckworth non si volta più indietro, ritrova la prima e si fionda a rete costringendo Musetti a passanti di rovescio troppo complicati (4-1). James non allenta la presa sulla partita (5-2) e, nonostante Musetti riesca a tenere il servizio (5-3), tiene a zero il servizio senza altri patimenti per chiudere in 2 ore e 4 minuti.