È uno Jannik Sinner comprensibilmente dispiaciuto quello che si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz al Rolex Paris Masters. Il ko contro lo spagnolo è uno sgambetto potenzialmente fatale in ottica ATP Finals e il giocatore altoatesino ne è consapevole. “So di essermi giocato la maggior parte delle mie possibilità – ha detto Jannik – . Lo sapevo anche prima di entrare in campo, che sarebbe stata una partita importante, e per questo ero un po’ teso. Credito a Carlos, ma pescarlo al primo turno non è stato un granchè. Ora vedremo i risultati degli altri…”.
L’umore non è dei migliori e Sinner non se la sente di fare un’analisi a caldo della partita: “Carlos è un giocatore speciale, me ne ero reso conto già nel 2019, quando ci siamo incontrati per la prima volta in un Challenger sulla terra rossa – sono state le sue parole -. Abbiamo giocato meglio entrambi, ma lui è stato più solido. Nel secondo set ho provato a spingere un po’ di più e di conseguenza ho sbagliato qualcosa di troppo. Col senno del poi forse avrei dovuto pensare ad essere più solido, ma non so dirlo ora, devo analizzare bene quello che è successo. Se avessi vinto il primo set, magari, avrei avuto più fiducia. Ho avuto le mie chances, ma a volte mi scappava il diritto soprattutto in risposta dalla destra. Sono piccole cose, quando la partita finisce 7-6 7-5 è questione di dettagli”.
Sinner continua a ruota libera, quando il direttore Ubaldo Scanagatta gli chiede come pensa di reagire a questa sconfitta: “C’è solo un modo di reagire, che è quello di alzarsi dal letto domani ed andare ad allenarsi, e sicuramente farò così. Di certo sono dispiaciuto per tante cose. Anzitutto per la partita di oggi. Nel primo game di risposta ho fatto bene, ma poi sono stato discontinuo. C’era tanta tensione, tante cose insieme che hanno fatto sì che non riuscissi a fare quello che volevo. Tra di queste, soprattutto un Carlos che tira forte, serve bene, si muove benissimo. Ho provato a ribaltarla, non ci sono riuscito e probabilmente questa partita mi è costata le ATP Finals, adesso è davvero tosta”. Le riflessioni di Jannik sono mature: “La parte finale dell’anno è stata buona. Ho fatto ottavi agli US Open, vinto due tornei, devo guardare al lato positivo, queste sconfitte possono fare parte di un percorso. Nella vita ci sono tante cose peggiori, lo so. Però il dispiacere c’è e non puoi pensare che se ne vada schiacciando un bottone”.
Il nostro Vanni Gibertini, poi, chiede a Sinner quali sono i suoi piani per il finale di stagione, anzitutto il quesito è se questa sconfitta cambia qualcosa relativo alla partecipazione all’ATP 250 di Stoccolma. “Vedremo anzitutto cosa faranno in questo torneo gli altri concorrenti alle ATP Finals, poi prenderemo una decisione – ammette il giocatore azzurro attualmente numero 9 del mondo -. Se sarà inutile andare a Stoccolma, è probabile che io possa andare a Milano. In questo momento impossibile sapere la risposta”. E allora la mente va già alla Coppa Davis: “Abbiamo un gruppo fantastico e credo che tutti noi vogliamo finire la stagione nel modo migliore. Bisogna prepararsi al meglio. Poi non è che ci sarà tanto spazio dalla Coppa Davis all’Australia. Staccherò per qualche giorno, ma per poco tempo, perché il lavoro da fare è tanto”. Ma è tanto anche il lavoro che è stato già fatto, quello che ha permesso a Jannik di entrare nei primi dieci del mondo.