Nel circuito femminile rispunta il tema doping. La protagonista di questa notizia è la tennista turca Cagla Buyukakcay, intervistata dal direttore Scanagatta cinque anni fa come prima ragazza turca a qualificarsi per uno Slam. L’attuale N.244 del mondo, come si legge in un comunicato della International Tennis Federation, è stata provvisoriamente sospesa ai sensi dell’Articolo 7.12.1 del Programma Tennis Anti-Doping 2021 in attesa della formulazione dell’accusa contro di lei in un’udienza completa. L’episodio risale al 3 agosto, quando un campione di urine della trentaduenne Buyukakcay è risultato positivo alla Ractopamina durante il torneo WTA di Cluj-Napoca, in Romania. Quel campione è stato inviato al laboratorio accreditato dell’Agenzia mondiale antidoping WADA a Montreal, in Canada, per l’analisi. Durante l’analis è stata riscontrata della Ractopamina, una sostanza non specificata vietata nella categoria “agenti anabolizzanti” dell’elenco delle sostanze vietate dalla WADA. I test positivi per le sostanze non specificate comportano una sospensione provvisoria obbligatoria, sanzione pertanto comminata a Cagla.
La diretta interessata ovviamente è subito intervenuta sulla questione con un lungo comunicato apparso sul suo profilo Instagram e con un video nella sua lingua madre. “Non avevo mai sentito prima questa sostanza, così l’ho cercata e ho chiesto agli esperti affinché potessi impararne il più possibile al riguardo. Vi imploro di fare altrettanto così potrete vederlo da voi. È un medicinale veterinario usato in alcuni Paesi come additivo alimentare per incrementare la crescita della carne di bestiame. Siccome il suo uso o la sua vendita è controllata o bandita, non è possibile ottenere questo prodotto nelle farmacie o nei negozi in Turchia o all’estero. Sarebbe impossibile per una tennista, inclusa me, riuscire ad ottenerla”. Stando a questa prima ricostruzione, dunque, ad uscirne con la reputazione malconcia non sembrerebbe tanto la carriera di Buyukakcay, ex-Top 60 nel 2016 con un 250 in bacheca vinto proprio nel torneo di casa, ma bensì la qualità della carne offerta in Romania.
“L’unica conclusione logica che posso pensare per spiegare la presenza di Ractopamina nel mio corpo è che io abbia assunto carne contaminata”, ha spiegato la tennista. “Ho fornito gli scontrini che mostrano come io abbia assunto due volte il filetto di manzo nei giorni che hanno preceduto il match, ma il Tribunale Indipendente non ha accettato la mia spiegazione e la ITF ha proceduto con la sospensione provvisoria, il che significa che il mio caso sarà revisionato. Nessuna decisione finale è stata ancora presa”. Il comunicato di Buyukakcay prosegue spiegando quanto meticolosa sia stata la sua carriera in rapporto con le norme anti-doping e con quanta attenzione ha sempre gestito la cosa. “Io so di non aver fatto nulla di scorretto, e non solo non violerei mai le norme anti-doping di proposito, ma mi opporrei contro chiunque utilizzasse queste tattiche. […] Farò tutto ciò che è in mio potere per difendermi. Sono fiduciosa che il processo andrà in mio favore pulendo tutte facendo chiarezza su tutti i misfatti”.