Gli anni passano ma Novak Djokovic continua a scrivere pagine e pagine di storia del tennis. Il serbo, al termine di una semifinale combattuta con il polacco Hubert Hurkacz, si è assicurato per la settima volta il riconoscimento di essere il numero uno di fine anno. “È un grande traguardo, ne sono molto orgoglioso. Sono grato di essere ancora una volta il numero uno e di aver stabilito questo storico record superando il mio idolo d’infanzia, Pete Sampras”, ha dichiarato il serbo in conferenza stampa ringraziando la famiglia e il suo team per il risultato raggiunto. “Senza il loro supporto sarebbe stato difficile”.
Djokovic ed i record sono due termini che vanno di pari passo negli ultimi anni: “Essere l’atleta con più settimane da numero uno al mondo è probabilmente il traguardo più rilevante nel nostro sport, ma anche finire la stagione da numero uno richiede un impegno continuo per tutto l’anno e giocare il miglior tennis negli eventi più importanti. Ho giocato poco rispetto ai miei colleghi focalizzandomi sui tornei più importanti, e sarà così anche in futuro”.
Durante la conferenza, Nole ha affermato di non riuscire ancora ad apprezzare al 100% i risultati raggiunti: “Dato che sono ancora in attività, è difficile comprendere la portata di questi risultati. Probabilmente quando mi ritirerò sarò in grado di rifletterci e apprezzarli di più. Al momento nella mia testa c’è la prossima sfida, il prossimo compito”.
La prossima sfida sarà con Daniil Medvedev, colui che ha infranto il sogno del Grande Slam: “Nella nostra ultima sfida, lui ha giocato molto meglio di me, così come io ho giocato molto meglio di lui nella finale dell’Australian Open. Sono stati due match molto lineari. Spero di riuscire a ribaltare la situazione questa volta, imparando dall’esperienza di New York”. Nole e Daniil hanno anche passato alcuni giorni insieme: “Abbiamo giocato un set in allenamento molto combattuto 10 giorni prima di venire a Parigi. Sarà una grande sfida. Ho visto dal match con Zverev che Daniil sta giocando al suo meglio. Ho bisogno di giocare il mio miglior tennis per issare il trofeo. So quello che devo fare. Nulla è garantito al 100%, ma sono pronto per la battaglia“.
LE PAROLE DI HURKACZ
E dalla battaglia è uscito a testa alta Hubert Hurkacz: “Novak è un grande giocatore, ha vinto così tanto in tutta la sua carriera. È molto solido nei momenti più importanti. La sua risposta è davvero sorprendente, ti mette molta pressione. Ho dovuto lottare per ogni singolo punto. È stato un incontro molto, molto intenso”.
Grazie al contributo dell’amico di Ubitennis Tomasz Tomaszewski, abbiamo anche avuto la traduzione di ciò che Hubi ha detto ai media polacchi: “Nel secondo set ho avuto un momento di difficoltà, ma nel terzo ho creduto di poter vincere questo match fino alla fine. È stato un match molto importante ma quello più importante è stato quello di venerdì [la vittoria che gli ha garantito l’accesso alle finals, ndr]. In un match come quello di oggi sono i dettagli e un po’ di fortuna che fanno la differenza”.
Per Hurkacz la stagione non è terminata, vi saranno le Nitto ATP Finals conquistate ai danni di Jannik Sinner, con la finale vinta a Miami che potrebbe essere stato la chiave della stagione per entrambi: “Ovviamente c’era una grande differenza tra vincere il titolo e raggiungere la finale e basta. Quindi questo è stato, credo, molto importante. Voglio dire, alla fine eravamo tutti vicini in classifica. Jannik è un ragazzo fantastico. Speravo di vedere anche lui alle Finals, ma ci potrà riprovare l’anno prossimo. Sono solo otto i posti disponibili, quindi non è facile. Per tutta la stagione devi fare molti buoni risultati, fare del tuo meglio e combattere per ogni singolo punto in ogni torneo”.