[5] A. Rublev b. [4] S. Tsitsipas 6-4 6-4
C’era molta curiosità per l’esordio di Stefanos Tsitsipas, il campione 2019 delle Nitto ATP Finals, che aveva tentato alla vigilia di dissipare i dubbi sulla sua condizione fisico dopo il suo ritiro a Bercy. Andrey Rublev non ha fatto nulla per metterlo a suo agio sul campo rapidissimo del Pala Alpitour
Il russo sfodera una prestazione di grande qualità favorita dalle condizioni di gioco che hanno esaltato le sue qualità molto più dei suoi difetti fin dal principio: la straordinaria capacità di generare potenza e accelerazioni su qualsiasi tipo di palla. Il greco si è ritrovato sballotato in giro per il campo incapace di togliergli il pallino del gioco.
Costantemente corto con il rovescio, Tsitsipas è riuscito comunque a limitare i danni ed evitare che il risultato finale fosse ancora più severo del 6-4 6-4 conclusivo. Il suo livello di gioco tuttavia è stato molto incostante e sintomo di una condizione fisica e mentale non sufficiente per affrontare al meglio un evento di questo livello dove sono presenti i migliori tennisti dell’anno.
Rublev è stato semplicemente ingiocabile al servizio: 0 palle break concesse e 90% (37/41) dei punti conquistati con la prima in campo sono dati sufficienti a testimoniarlo. Nel primo set ha tenuto inoltre una percentuale da videogioco di prime palle in gioco: 92% (23/25)
Il giocatore russo avrebbe potuto fare il break già nel break d’apertura, lunghissimo, vinto dal greco ai vantaggi dopo aver salvato 3 palle break, lasciando però intendere quale sarebbe stato l’andamento del match: il break è poi arrivato comunque nel quinto gioco grazie a uno dei 17 errori di dritto del match di Tsitsipas che disperatamente cercava di tenere lungo il suo palleggio nella speranza di allontanare dal campo il suo avversario, costantemente ancorato con i piedi alla linea di fondo, pronto a smistare bordate in sequenza come un pugile col sacco. Questa non è certamente una novità per Rublev ma è invece sorprendente che, mantenendo una simile pressione e un livello di rischio così alto, sia riuscito a mantenere il numero dei suoi errori gratuiti a meno della metà rispetto ai vincenti (27-13). Con numeri simili da fondo campo sarebbe impossibile per tutti batterlo, come detto in condizioni di gioco che premiano il coraggio e il rischio molto più dell’attesa.
Nel secondo set il livello di Rublev al servizio cala in maniera sensibile ma Tsitsipas resta non sufficientemente centrato per impensierirlo e così è solo questione di tempo prima che arrivi il break decisivo sempre nel quinto gioco. Una vittoria dunque netta, limpida e mai in discussione che mette nei guai Tsitsipas ora chiamato al riscatto contro Casper Ruud, per sua fortuna molto più disposto alla manovra rispetto al suo ispiratissimo avversario di questa sera.
Rublev invece sfiderà Djokovic ovviamente da sfavorito ma quella di questa sera sembra proprio una prenotazione per giocare sabato in semifinale.