Il torneo di Vienna ha espresso sul campo alcuni giudizi tecnici inequivocabili. Li trovate sapientemente descritti in questo articolo che racconta della vittoria di Alexander Zverev, della sua ingiocabilità a tratti e della generosità di un giocatore, Frances Tiafoe arrivato in finale partendo dalle qualificazioni e battendo in semifinale Jannik Sinner in un match che in termini di Finals al tennista azzurro potrebbe essere costato tanto. Forse tutto. Ma questo è un altro discorso.
Vorremmo spostare l’attenzione, more solito, al polso dei due finalisti. Eh no, neanche questa volta ci occuperemo di come il polso o il colpo di frusta dello stesso possa influenzare un dritto inside-out o un servizio in slice ad uscire. Ci piacciono gli orologi e di quello scriveremo, guardando cosa al polso hanno indossato i due giocatori durante le semifinali.
Partendo dal runner-up, notiamo al polso un bellissimo esemplare di Carrera, modello iconico di casa Tag Heuer. Un cronografo automatico nero con anse, corona, pulsanti, lunetta con scala tachimetrica e dettagli sul quadrante in oro rosa. La cassa da 43 mm in acciaio con rivestimento in PVD nero è abbinata a un cinturino in pelle con interno in caucciù e alligatore nero opaco. Il calibro di questo segnatempo è prodotto dalla stessa casa ed è il HEUER02 Automatico con riserva di carica di 80 h e una frequenza del bilanciare di 28800 (4Hz). Questa versione del Carrera è proposta sul mercato ad un prezzo di € 12.250,00.
Casa Rolex è invece sul polso del campione olimpico, nonché trionfatore a Vienna, Alexander Zverev. Fresco ambassador della casa ginevrina (esattamente da giugno di quest’anno), Zverev ha messo in bella vita, durante la premiazione un prestigioso Oyster Perpetual Sky‑Dweller con quadrante Blu vivo: immediatamente riconoscibile, questo orologio si distingue grazie al quadrante con disco decentrato per la visualizzazione del secondo fuso orario. Inoltre, la lunetta girevole Ring Command, con il suo innovativo sistema per la regolazione delle funzioni, rappresenta un’esclusiva Rolex.
La nuova declinazione dello Sky‑Dweller è dotata del calibro 9001, un movimento interamente sviluppato e prodotto da Rolex. Il calibro 9001 comprende la spirale Parachrom blu, prodotta da Rolex in una lega paramagnetica esclusiva che la rende fino a dieci volte più precisa di una spirale tradizionale in caso di urto. È animato da un modulo di carica automatica con rotore Perpetual e vanta una riserva di carica di circa 72 ore. Questo segnatempo è proposto sul mercato ad un prezzo di listino di 14 000€.
Andando oltre i due protagonisti di questa storia (gli orologi, s’intenda…) ci piace segnalare ai nostri appassionati lettori, amanti non solo del tennis ma anche di orologeria, un altro grande brand, indipendente, caratterizzato da valori quali tradizione, innovazione, tecnica e qualità, che è da sempre vicino al mondo dello sport: parliamo di Eberhard & Co., Maison Svizzera con oltre 130 anni di storia. È guardando il loro sito che riusciamo a ripercorrere l’evoluzione della marca e apprezzare come i cronografi l’abbiano accompagnata nel tempo. Ed è proprio con un cronografo che Eberhard & Co. ha rivoluzionato nel Terzo Millennio la lettura del tempo: Chrono 4, il primo e unico cronografo nella storia dell’orologeria con quattro contatori allineati.
Oggi Chrono 4 compie vent’anni ed è stata presentata proprio in questi giorni la versione celebrativa “21-42”, animata dal calibro EB. 251 di Eberhard & Co. La cassa in acciaio è di 42 mm di diametro con due versioni di lunetta, in acciaio lucido o in ceramica, più sportiva, con scala tachimetrica. Ampia è la scelta di quadranti, nero, bianco/nero e grigio avio con lavorazione “Clous de Paris”. Chrono 4 “21-42” è proposto con cinturino in gomma o in alligatore, anche con l’esclusiva chiusura déployante Déclic®, o con bracciale in acciaio. La versione del Chrono 4 “21-42” di Eberhard & Co. (in foto) è proposta ad un prezzo di € 5.180,00.