[8] C. Ruud b. [10] C. Norrie 1-6 6-3 6-4
Casper Ruud conquista la prima vittoria in carriera alle Nitto ATP Finals rimontando Cameron Norrie in un’ora e 51 minuti. Il britannico, subentrato a Stefanos Tsitsipas a inizio giornata quando il greco si è dovuto arrendere ad un problema al gomito, ha dominato il primo set ma ha avuto un improvviso crollo di rendimento a fine secondo set, dando il là alla rimonta dello scandinavo. Bella la dedica di fine partita di Ruud, che ha scritto sulla camera: “Speedy recovery Stef and Matteo”, riferendosi ovviamente a Tsitsipas e Berrettini.
Casper rimane dunque in piena corsa per le semifinali: l’incontro di venerdì contro Andrey Rublev (i confronti diretti sono sul 4-0 per quest’ultimo, inclusi due quest’anno a Melbourne e Montecarlo) sarà uno spareggio con in palio una sfida al N.2 ATP Daniil Medvedev in semifinale. L’altra sfida del girone, quella fra Norrie e Novak Djokovic (che ha facilmente battuto Rublev nel pomeriggio), sarà sostanzialmente un’esibizione. Oltre ad essere già eliminato, il britannico ha smarrito le residue speranze di accedere alla Top 10: Jannik Sinner è dunque sicuro di rimanere fra i dieci migliori al mondo fino a fine stagione.
“Il primo set è andato via troppo rapidamente, avevo iniziato bene ma ho sprecato alcuni game point”, ha detto il vincitore. “Cameron è un ottimo giocatore da fondo, arriva su tutti i colpi ed è in grado di rimandare di là la pallina con quel rovescio piatto che ti obbliga a cercare di piegarti per contrastarlo. Su questi campi rapidi è un colpo davvero efficace e mi ha portato a commettere tanti errori, non riuscivo ad adattarmi. Oggi mi ha salvato il servizio, sono riuscito a trovare dei punti facili in momenti importanti; il tennis è così, può girare su un break. Per me è stato difficile passare dall’essere lo sfavorito contro Tsitsipas ad essere il favorito in questa partita, quindi è stata dura. Rublev gioca con grande intensità, aggredisce appena può. Ci siamo allenati insieme l’altro giorno, quindi ho avuto modo di sentire i suoi colpi; venerdì sarò l’underdog, cercherò di essere pronto“.
LA PARTITA
Norrie ha cercato di giocare la partita sulla diagonale di sinistra fin dall’inizio e fin dal servizio (il 82% delle sue prime da sinistra e il 58% di quelle da destra sono state curve slice sul rovescio di Ruud), usando il gancio mancino per impedire al norvegese di girarsi sul dritto e smistare con lo sventaglio. La chiave per il britannico è però stata sull’altro versante: Cameron possiede uno dei rovesci più piatti del circuito, un colpo che su una superficie rapida e poco elastica può fare molti danni, soprattutto quando colpito da un giocatore che verticalizza facilmente come l’alumnus di TCU – addirittura il 46% dei suoi rovesci nel primo set è andato lungolinea, indicazione di imprevedibilità e aggressione. In questo senso le condizioni indoor lo favorivano, dandogli una possibilità in più rispetto al recente e unico precedente di San Diego, dove Ruud aveva stravinto in finale per 6-0 6-2.
Avanti 2-1, Norrie ha sfruttato due rovesci ben piazzati (una risposta inside-in e un attacco lungolinea) per costringere l’avversario a piegarsi chiudendo poi a rete, e si è portato a palla break grazie a due errori di dritto di Ruud. Lo scandinavo ha continuato a commettere errori (12 nel corso del parziale, 8 di dritto) e ha concesso il break con un errore bimane, colpo che anche nel match d’apertura con Djokovic aveva funzionato poco, soprattutto quando era stato costretto a spingere.
In generale Ruud è sembrato patire il maggior acume tattico del campione di Indian Wells, che non ha colpi particolarmente risolutivi ma può proporre tante soluzioni diverse con le sue rotazioni antitetiche e la sua propensione alla rete (9/10 nel set), mentre Ruud è a suo agio quando può giocare su binari lineari. Il set è scappato rapidamente: con tre regali di dritto ha perso nuovamente la battuta nel sesto gioco, permettendo a Norrie di andare a servire sul 5-1.
Nell’ultimo game Ruud è riuscito a portarsi a palla break con un vincente di rovescio, ma il britannico è nuovamente ricorso al servizio slice seguito da un attacco lungolinea che ha obbligato il rivale a colpire in corsa. Casper pensava di essersi guadagnato una seconda chance con una smorzata vincente, ma Norrie (sollecitato da un impeccabile Bernardes) ha richiesto una Video Review che ha dimostrato come il secondo rimbalzo non fosse avvenuto. Norrie ha quindi chiuso in 32 minuti con un altro servizio esterno. Qui l’episodio rivisto:
All’inizio del secondo è arrivata la svolta. Ruud ha messo in campo otto prime su nove, riuscendo in tal modo ad accorciare gli scambi (oltre la metà degli scambi nel primo set erano andati sopra i quattro colpi nel primo set, contro solo un terzo nel secondo) e togliere un po’ di iniziativa al rivale. Inizialmente Norrie non è stato da meno, infilando tre botte centrali di fila per il 2-2; nel settimo gioco si è portato a 30-30 con una risposta pesante di dritto contro il kick di Casper, ma quest’ultimo ha preso una pagina del manuale tattico del britannico usando lo slice esterno e il dritto lungolinea per cavarsi d’impaccio.
Nel gioco successivo, la pressione di servire per secondo ha iniziato a farsi sentire, e in modo repentino. Norrie ha improvvisamente perso due o tre categorie, concedendo due palle break con errori di dritto, e ha poi fallito una volée scoraggiata per il 3-5. Ringalluzzito, Ruud ha infilato altri due servizi vincenti per il doppio set point (73% di prime in campo con l’89% di conversione) e ha allungato il match su un errore di dritto del britannico.
All’inizio del terzo la mancanza di tranquillità di Norrie si è palesata sempre di più, e in tutti i dipartimenti: nel primo game ha commesso due errori da fondo e fallito un marchiano smash, trascinandosi ai vantaggi sul suo servizio. A quel punto ha vinto uno dei punti più belli della partita, un vincente di rovescio in diagonale ad altezza calcagno che ha risolto uno scambio prolungato, risolvendo il game per il suo primo vantaggio da fine primo set. Nel turno successivo è andato nuovamente fuori giro con il dritto per lo 0-30, ma è riuscito a risollevarsi attaccando nuovamente il rovescio di Ruud trovando due bimani in cross per il 2-1.
Vivere pericolosamente non poteva durare, tuttavia. Nel quinto game, scorato dagli errori da fondo, Norrie ha cercato la via della rete, ma senza la varietà o il peso di inizio partita, anche perché Ruud aveva ormai iniziato a leggere i suoi colpi: è stato semplice tirare due passanti pesanti alla figura e salire 0-40; Cameron ha salvato i primi due con il servizio ma ha commesso un doppio fallo che ha regalato il break all’ottavo seed. Ruud ha servito spesso e volentieri al centro nel corso del parziale (soprattutto da sinistra), alzando la velocità e dandosi la possibilità di mettere i piedi in campo sul primo colpo dopo il servizio. I suoi numeri hanno quindi continuato ad essere eccellenti, ora che il dritto era libero di viaggiare sui suoi termini: 80% sia con la prima che con la seconda nei primi tre turni del set.
Sul 2-4 Norrie ha rischiato di uscire dalla partita del tutto con un doppio fallo che ha concesso i vantaggi al norvegese, che però ha sbagliato un passante di rovescio non impossibile e gli ha permesso di uscire di prigione. Ciononostante Ruud ha tenuto i propri turni di battuta con agio, arrivando a servire per il match sul 5-4. Portatosi rapidamente a triplo match point, ha sprecato il primo con un errore di dritto, mentre Norrie è stato aggressivo sui due successivi con il rovescio lungolinea. Il britannico ha allora cercato nuovamente lo stesso colpo, ma è andato lungo concedendo il match point numero quattro; stavolta Ruud ha trovato una buona prima esterna, chiudendo la partita e dandosi una grossa chance di raggiungere le semifinali alla sua prima partecipazione.
Qui il tabellone completo delle Nitto ATP Finals 2021
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