L’esordio in Davis nella propria città, a due passi dal proprio circolo, coronato con la vittoria: di certo il 26 novembre 2021 resterà una data indimenticabile per Lorenzo Sonego. Nel suo match vinto con Reily Opelka aveva dovuto annullare un’unica palla break nel settimo gioco, sul 3 pari. Scampato quel pericolo è stato lui a brekkare l’americano nel game successivo. Ha giocata una partita perfetta e sembrava quasi che avesse previsto quel che poteva succedere. Grazie alla collaborazione dello sponsor Mizuno, abbiamo raccolto le sue sensazioni a pochi minuti dall’ingresso in campo al PalaAlpitour di Torino, leggerle a posteriori rende ancora più l’idea di quello che ha rappresentato per Lorenzo la sua prima partita in Coppa Davis.
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Quali sono le sensazioni in avvicinamento al match in cui rappresenterai la tua nazione nella tua città?
“È una sensazione indescrivibile, un sogno che s’avvera. Man mano che si avvicina la partita mi sento sempre più carico e non vedo l’ora di giocare davanti al mio pubblico, che riesce a tirarmi fuori tutto quello che ho dentro”.
Sul piano mentale, come sei solito avvicinare partite così importanti? Ci sono concetti che ti ripeti,
“riti” del pre-partita?
“Per me ogni partita è uguale. Cerco di dare il massimo in ogni partita, ogni game, ogni punto. Prima del match mi rilasso con un po’ di musica insieme al mio team e faccio un breve riscaldamento subito prima della partita”.
Quanto è importante l’aiuto del tuo mental coach? In cosa consiste il lavoro che fate insieme?
“Più lavoro con Lorenzo Beltrame e più mi accorgo di quanto sia importante parlare delle proprie sensazioni e delle proprie emozioni. Spesso si hanno delle percezioni sbagliate, e un occhio esterno può aiutarti a vederti in modo più obiettivo e vero. E questo ti fa crescere più rapidamente”.
Immagine di essere 0-40 sul 4-3 per un gran battitore come Opelka, perdere il servizio può costarti il match. Come gestiresti mentalmente una situazione simile? E a parti invertite?
“(Sorriso) Mi è già capitato più di una volta. Un giocatore in crescita, come sono io, non ha ancora degli schemi prestabiliti per determinati punteggi. Questo, a volte, può crearmi qualche problema e qualche dubbio ma, mi rende comunque imprevedibile. Credo che l’importante sia essere convinti che il match non è mai finito: anche se vai sotto 5-2 al terzo puoi ancora vincere. Stessa cosa per il punteggio inverso. L’avversario, a volte, nella disperazione rischia il tutto per tutto e ti ritrovi in parità senza poter recriminare niente”.
Come riesci a unire la grande combattività che esprimi con la serenità che emani verso chi ti
guarda?
“La chiave sta nella mia grande competitività e l’amore che ho per la battaglia. Più difficile e lunga è la battaglia più trovo energie e mi esalto. La serenità viene anche dal fatto che sono felice al di fuori del campo e so di lavorare sodo e di essere preparato e in crescita”.
Cosa ti aspetti dagli incontri contro gli Stati Uniti e Colombia? Quali sono gli avversari e le difficoltà
che ti aspetti?
“Entrambi gli incontri non saranno facili. Io cercherò di essere molto reattivo soprattutto alla risposta, che su questi campi è importantissima, e di comandare il gioco”.
Sonego ha giocato da protagonista a Torino pochi giorni dopo aver preso parte nel centro della città a un evento organizzato da Mizuno, il brand multisport che ha la sede italiana proprio a Torino. L’uomo-Davis dell’Italia ha palleggiato insieme ai suoi tifosi e all’altro tennista torinese Andrea Vavassori in un campo temporaneo allestito davanti al Mizuno Store di via Soleri. Mizuno accompagna Sonego fin dagli albori della sua carriera, avendo creduto nelle sue potenzialità in tempi non sospetti. Potenzialità che, è il sogno di Lorenzo e anche di Mizuno, in futuro potranno spingere Sonego sempre più in alto, magari fino a giocare le ATP Finals nella sua città.