Con un post su Twitter, Bianca Andreescu annuncia che la sua stagione non inizierà in Australia. La campionessa dello US Open 2019 e straordinaria rivelazione di quella stagione spiega i motivi per cui ha deciso di prendersi del tempo per riflettere oltre che per allenarsi. Motivi che non hanno direttamente a che fare con il tennis, ma legati sia a episodi personali, sia ai tempi difficili che stiamo attraversando e che sembrano avere un effetto molto pesante su di lei. Dopo Naomi Osaka e Iga Swiatek, anche l’ex n. 4 del mondo parla apertamente di problemi attinenti alla sfera emotiva. Ecco cosa scrive Bianca, che non dà indicazioni riguardo alla possibile data del ritorno alle competizioni:
“Ciao a tutti. Come sapete, gli ultimi due anni sono stati molto impegnativi per me per una serie di ragioni. Soprattutto quest’anno, ho trascorso diverse settimane in isolamento e ciò ha avuto un forte impatto su di me – dal punto di vista sia mentale, sia fisico. Inoltre, mia nonna ha trascorso diverse settimane in terapia intensiva a causa dell’infezione da Covid, qualcosa che mi ha toccata gravemente. Per molti giorni, non mi sentivo me stessa, specialmente in allenamento o durante gli incontri. Sentivo come se dovessi portare il peso del mondo sulle mie spalle. Non riuscivo a staccarmi da ciò che succedeva fuori del campo; provavo la tristezza collettiva e il tumulto tutto intorno e ha avuto un impatto su di me. Voglio concedermi del tempo per rimettermi, riprendermi, far sì che ciò mi renda più forte (per quanto suoni come un cliché) e continuare a fare volontariato, restituire e lavorare su me stessa perché so che facendo questo tornerò più forte che mai. Pertanto, non comincerò la mia stagione in Australia quest’anno, ma mi prenderò altro tempo per riflettere, allenarmi ed essere pronta per l’imminente stagione 2022.”
Dopo gli infortuni e un 2020 passato senza partecipare ad alcun torneo, per l’attuale n. 46 WTA quella appena terminata è stata una stagione interlocutoria, che ha anche visto la fine della collaborazione con il coach Sylvain Bruneau e la rinuncia alle Olimpiadi per timori legati alla pandemia. Prima ancora c’erano state la positività al Covid-19 a Madrid e il successivo, confuso forfait agli Internazionali.