Nel corso del 2021 in Italia e nel mondo si è celebrato il settecentesimo anniversario dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta il 14 settembre 1321. Poteva mancare l’omaggio di Ubitennis al Poeta? Naturalmente no, e nel farlo abbiamo pensato di rendere omaggio anche al gioco del tennis che – seppure in una versione un po’ diversa, la pallacorda – si praticava già nella Firenze del ‘300.
Ma come unire Dante e il tennis? Noi lo abbiamo fatto partendo una domanda: “ma se esistesse un al di là tennistico – definiamolo “Oltretennis” – quali grandi giocatori del passato potrebbero popolarlo? Un ipotetico viaggiatore proveniente dal nostro mondo chi potrebbe incontrare nel girone degli iracondi, dei golosi e degli eretici del tennis?”
Fortuna ha voluto che un fiorentino del XXI° secolo, amico di Ubitennis, sia riuscito a compiere questa impresa in compagnia di un’autorevole guida e ci abbia poi consegnato in esclusiva mondiale un manoscritto contenente un dettagliato resoconto del suo viaggio.
Il manoscritto – costituito da un prologo e da quattro puntate – verrà pubblicato esattamente come lo abbiamo ricevuto. All’interno delle quattro puntate i lettori troveranno il profilo di nove grandi tennisti e di altrettanti “alter ego” danteschi.
I personaggi danteschi sono:
- Paolo e Francesca, Lussuriosi, Inferno, Canto V
- Ciacco, Goloso, Inferno, Canto VI
- Filippo Argenti, Iracondo, Inferno, Canto VIII
- Farinata degli Uberti, Eretico, Inferno, Canto X
- Pier della Vigna, Violento contro sé stesso, Inferno, Canto XIII
- Lano da Siena, Scialacquatore, Inferno, Canto XIII
- Guido da Montefeltro, Inferno, Canto XXVII
…e Beatrice. I nomi dei nove tennisti verranno svelati di puntata in puntata.
Ma ora bando alle chiacchiere. È giunto il tempo di cedere la parola al nostro intrepido viaggiatore.
IL PROLOGO
Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, non mi trovai trasformato in un enorme insetto bensì all’interno di un oscuro boschetto che la via del tinello era smarrita.
Non so descrivere lo sgomento che mi colse quando vidi di fronte a me una porta bronzea che recava incise le seguenti tremende parole: “Le docce calde sono riservate ai soci” e sarei certamente venuto meno se al mio fianco non avessi scorto Bud Collins (1), il maestro di color che sanno (2) …di tennis, che mi guardava sorridendo.
“Bud?! ma che succede! Dove siamo. Dove andiamo. Da dove veniamo. Tu in particolare non dovresti essere…”
“Tutto a posto Ubaldo, niente paura. Giorni fa passeggiavo nel limbo immerso nei miei pensieri quando a un tratto la Divina beata e bella (3) mi si para davanti e mi ordina di condurti qui, perché – parole sue – ‘Ubaldo mi preoccupa; continua a bisticciare con la FIT e con quel bel ragazzo ligure tanto educato; devo parlargli e rimetterlo sulla retta via’. Ubaldo, tu non l’hai conosciuta di persona, ma ti assicuro che accetta solo “oui” come risposta”
“Fingiamo di crederci e che tutto ciò non sia un sogno, mi vuoi almeno dire dove stiamo andando?”
“Nell’Oltretennis, è ovvio! Non sei curioso di sapere che cosa ne è delle anime dei tennisti che la racchetta al chiodo appesero?”
“Mica tanto ad essere sincero. Ma parli in versi?”
“A volte. Me lo ha insegnato un campione di pallacorda tuo concittadino che vive qui da 700 anni. Ma adesso muoviamoci. Abbiamo poco tempo a nostra disposizione. E ricorda: quando saremo laggiù rivolgiti a me chiamandomi Maestro. Non per me, ci mancherebbe. È il capo che ci tiene: è uno svizzero fissato con l’etichetta”
“E chi sarebbe questo capo?”
“Mai incontrato. Non ho sufficiente liquidità per farlo. Conosco solo il suo nome in codice: Erre Effe”
“Mi viene un sospetto…”
Fu così che io e il Maestro oltrepassammo la soglia che separa il nostro mondo dall’Oltretennis e dopo aver percorso un breve cammino sostammo sulle rive di un fiume in compagnia di una moltitudine di anime. Fra queste ve n’era una con l’argento vivo addosso e una corona d’alloro in capo che ripeteva a più non posso: “C’è un errore di sicuro/ questo calcolo è oscuro /per un giorno almeno fui io il primo/ e Jimbo secondo”. Dopo una breve attesa fummo fatti salire a bordo di un atro vascello guidato da un sinistro nocchiero.
“Bud.. cioè..Maestro, chi è colui che ci mena sull’altra sponda? Il suo volto non mi è ignoto”
“È Ion rumeno dai baffi d’acciaio. Sii cauto con lui: non mena solo le barche”
“E cos’è questa melma scura sulla quale stiamo navigando?”
“Terra blu, un suo pallino. Sostiene che su questa superficie lo scafo viaggi più veloce e lo spettacolo ne guadagni”
Giunti che fummo sull’altra sponda così parlò Ion rumeno: “Capolinea anime belle! Erbaioli a sinistra a destra tutti gli altri. Rapidi o vi metto a incordar racchette per l’eternità“
A queste aspre parole un moretto piccino così insorse: “Senor, badi a come parla, Lei non sa chi sono io!”
“Marcellino pane e vino, il fenomeno che perse una finale Slam contro un cieco”
“Ceco non cieco! E pure dopato acclarato. Lei il mio autografo se lo scorda!“
“Ho già quello di Gianluigi da Cittadella e tanto mi basta…… Ehi tu ..laggiù.. spilungone perché vai a sinistra?” e quello che aveva il volto a guisa di teschio così rispose: “Ma guardi buon uomo che da quando sull’erba mi alleno con Tony sono diventato…”
“…. peggio di prima! A DESTRA, MARSH. Gentile signora lei ha intenzione di stare ancora a lungo sulla mia barca ad ammirarsi il gonnellino?”
“Bello, eh? Pensi che lo indossai la prima volta a Wimbledon nel ’55. Nicola ne andava pazzo e….”
“FUORIIIIIIIIII!”
“Cafone”
E infine si rivolse a noi digrignando i denti e torcendosi i baffi: “E voi due chi siete? Turisti per caso? Non siete sulla mia lista”, e il Maestro di rimando: “Taci, anima nera. Siamo in missione per conto di Dio…no aspetta…confondo copione….. ah sì ecco.. Vuolsi cosi cola’ dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare (4)“. A queste parole egli s’ammutolì e il suo aiutante – un gitano zazzeruto che faceva dispetti a più non posso– ci fece sbarcare. Fu così che il Maestro ed io ci inoltrammo nei gironi dell’Oltretennis, dove per primi ci vennero incontro…
FINE DEL PROLOGO
Per sapere chi incontrarono i nostri eroi dovrete avere un po’ di pazienza.
Nell’attesa vi sfidiamo a rispondere a questa domanda: chi sono i 14 tennisti citati nel prologo?
- Bud Collins (1929-2016) Telecronista e giornalista sportivo statunitense. Membro della International Tennis Hall of Fame dal 1994.
- Inferno Canto IV°
- Inferno Canto II°
- Inferno Canto III°