Facundo Lugones vince il premio come “Coach of The Year” assegnato dalla ATP. È l’allenatore argentino che lavora con Cameron Norrie ad essersi aggiudicato il maggior numero di voti da parte dei colleghi grazie ai progressi compiuti dall’attuale numero 12 del mondo nel 2021. Norrie, classe 1995, quest’anno ha vinto il Masters 1000 di Indian Wells, ha vinto i primi due titoli ATP ed è sceso in campo anche alle ATP Finals come sostituto dell’infortunato Stefanos Tsitsipas. In questo articolo avevamo approfondito i suoi miglioramenti evidenti.
Un exploit ottenuto anche per merito del coach argentino, che ha una storia particolare: non è certo un volto notissimo del tennis mondiale, non avendo alle spalle una vera e propria carriera da professionista. Al contrario, Lugones giocava in America per la Texas Christian University ed è proprio lì che conobbe Norrie. “Sono incredibilmente felice – ha raccontato l’argentino al sito ufficiale dell’ATP -. Non avrei mai pensato di vincere un premio simile, è surreale se penso al mio percorso. Mi sono laureato in economia e stavo cercando lavoro nel campo della finanza o in una banca. Ho iniziato ad aiutare il team di tennis dell’università come coach volontario, mi è piaciuto e poi è diventata una professione quando Cameron mi ha offerto di iniziare a seguirlo. Ho dovuto scegliere tra la strada che avevo seguito fin lì e la mia passione: ho optato per quest’ultima, sapendo che la cosa giusta per me era fare un mestiere che amo”.
Lugones, nel 2021, ha portato Norrie ai livelli più alti del tennis mondiale. Il numero uno di Gran Bretagna ha racimolato un record di 52 vittorie e 25 sconfitte: “Devo anzitutto ringraziare Cameron per essere l’animale che è – dice Lugones -. Poi non dimentico il resto del team: Julian Romero, Vasek Jursik, Devin Bowen e James Trotman. Tutti loro lavorano in modo instancabile per preparare Cameron nel migliore dei modi”.