Andrey Rublev è il campione del Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi. Il russo ha superato Andy Murray col punteggio di 6-4 7-6(2) al termine di una finale dominata per larghissimi tratti. Un solo passaggio a vuoto nel secondo set ha rischiato di riaprire i giochi, ma il numero 5 del mondo è stato bravo a rimettersi subito in carreggiata e a dominare il tiebreak.
Lascia buonissime impressioni e speranze la prestazione di Murray che è sembrato a suo agio nei movimenti e ha servito abbastanza bene (qualche problema forse sulla seconda, ma contro un colpitore aggressivo in giornata buona come Rublev, ogni seconda è un rischio). Appena l’avversario gli ha concesso una chance il britannico se l’è presa, anche se poi non è riuscito a capovolgere interamente l’inerzia del match.
IL MATCH – Nel primo set ha fatto la differenza un solo break, nel quinto game, ma la superiorità di Rublev non è mai stata in discussione. Il russo ha perso appena tre punti al servizio e da fondo ha spesso spaccato lo scambio con le proprie tremende accelerazioni lungolinea. Murray tutto sommato ha giocato a buon livello, servendo anche bene, ma semplicemente l’avversario è stato migliore.
Anche nel secondo le cose si sono messe subito a favore di Rublev che ha centrato il break già nel primo gioco. Murray ha tentato di mantenersi in scia con ace e lunghe rincorse, ma il russo sembrava in stato di grazia. Almeno fino al 4-3. In maniera non sorprendente per chi è abituato a vedere le sue partite, Rublev ha regalato a Murray la prima palla break della partita con due doppi falli e due erroracci da fondo. Si è salvato, ma sulla seconda occasione concessa ha capitolato, riaprendo così una partita che fino a poco prima sembrava chiusa.
Da vecchio volpone qual è, Murray non ha mollato la presa e ha cavalcato il momento negativo dell’avversario, salendo prima 5-4 e poi 6-5. Rublev ha gestito comunque bene la pressione di servire per rimanere nel set e con l’ace ha rimandato il verdetto al tiebreak. Nel primo punto Murray ha tentato una buona smorzata, ma il recupero di Rublev è stato ottimo e preciso. Il russo ha mantenuto un livello molto alto anche nei punti successivi, ritrovandosi sul 5-1 in un amen e chiudendo poi 7-2.
FINALE TERZO/QUARTO POSTO – Seconda sconfitta in due partite ad Abu Dhabi per Rafael Nadal, che cede a Denis Shapovalov nella “finalina” tra gli sconfitti in semifinale. Lo spagnolo è sembrato in miglioramento rispetto all’esordio con Murray, ma ha ancora bisogno di tempo per scrollarsi definitivamente la ruggine di dosso (sarebbe strano il contrario dopo sei mesi senza match). Shapovalov ha mantenuto un discreto predominio nello scambio per tutta la durata dell’incontro e solo un passaggio a vuoto dei suoi ha permesso a Rafa di rimettere in piedi il primo set. Avanti 5-4 e servizio, il canadese ha concesso il break e anche nel tiebreak ha commesso troppi errori, incluso un doppio fallo sul set point. Nel secondo parziale però Nadal ha cominciato ad accorciare con il dritto in maniera costante e preoccupante, permettendo a Shapo di spingere a piacimento con entrambi i colpi. Quando può colpire con relativa tranquillità, il canadese è perfettamente in grado di lasciare fermo chiunque e la partita è scivolata nuovamente in suo favore. Vinto il secondo 6-3, Shapovalov ha gestito senza patemi anche il decisivo super tiebreak, vinto per 10-6.