E’ una settimana di impegni ed incontri per Andy Murray, che sta giocando al Mubadala World Tennis Championships di Abu Dhabi. Il tennista britannico ha dato prova di ottima forma battendo nettamente il connazionale Daniel Evans e poi il rientrante Rafael Nadal, per poi perdere in una finale combattuta contro il numero 5 del mondo Andrej Rublev. Murray ha parlato ad Eurosport UK delle sue impressioni in questa fase della preparazione e dei suoi obiettivi dell’anno prossimo, iniziando dalle prospettive di una carriera che qualche anno fa non sembrava potersi allungare in questo modo. “Voglio solo ottenere il massimo da ciò che posso, mentre sono ancora in grado di farlo“, ha esordito Murray, “Ho parlato con molti ex giocatori che mi hanno detto:” Quando finirai di giocare niente potrà sostituirlo. Quindi divertiti finché puoi, gioca il più a lungo possibile”. Perché so che molti giocatori si sono fermati e si sono pentiti quando invece avrebbero potuto continuare“.
Il tennista britannico sembrava aver finito la carriera dopo l’operazione che l’ha portato ad avere un’anca “metallica”, cosa che Murray ricorda praticamente sempre nelle sue interviste e che a quanto pare più di qualcuno gli ha detto di non gradire. “Il fatto che sia ancora in grado di competere con i migliori giocatori al mondo con un’anca metallica mi rende orgoglioso e penso che ci siano pochissime persone che sarebbero in grado di competere (così ndr). Ho avuto molte persone che sono venute da me e mi hanno detto: ‘Che tu continui a provarci per me è una fonte di ispirazione, che continui a combattere e continui a giocare’, e immagino che sia qualcosa per cui sarò ricordato probabilmente quando avrò finito di giocare“.
Spazio anche ad un commento sulla prossima stagione, dopo un 2021 in cui Murray ha raggiunto picchi di gioco notevoli nella singola partita come contro Tsitsipas e Sinner ma non è riuscito a trovare continuità, riuscendo raramente a vincere due partite di fila. “L’obiettivo più grande è arrivare nelle fasi finali di un Grande Slam ed essere nei quarti di finale, nelle semifinali di uno Slam, in modo che sia quella favola da,” Potrebbe vincere di nuovo? È possibile?“. Non manca un pensiero sulla sua separazione dall’allenatore e amico Jamie Delgado. “Non vuoi che il rapporto professionale danneggi il rapporto personale. Quando noi (Jamie ed io) ne abbiamo parlato, era qualcosa che per me, per entrambi, era davvero importante. Era come, ‘Guarda, andiamo avanti e torniamo ad essere amici e usciamo a cena quando siamo ad Abu Dhabi e torniamo a quello che era prima“.
Murray dal suo rientro ha anche cambiato racchetta, scegliendo una delle racchette più nuove e con piatto corde più grande, e il britannico dà la sua impressione a livello tecnico. “Pensavo che avrei dovuto provare qualcosa con cui sarebbe stato un po’ più facile giocare, un po’ più indulgente con i miei errori. Soprattutto se non mi muovo così bene come in passato e forse arrivo leggermente, anche solo una frazione di secondo dopo su alcune palline e manco il centro della racchetta, mi aiuta un po’ . Ma sì, cambiare racchetta non è stato facile“. Chiusura con un pensiero alla sua famiglia. “Sento di avere la responsabilità nel cercare di essere un buon padre per i miei figli. […] Devo bilanciare la mia vita tra la famiglia e il lavoro; assicurandomi di essere un buon padre, ma anche di fare tutto l’allenamento e tutto ciò che è necessario per mantenere il mio corpo in forma e in grado di giocare al più alto livello di tennis con i problemi che ho. Il mio corpo non è facile da gestire“.”