Ha fatto molto discutere in Australia la scelta di Olivia Gadecki, stellina 19enne del tennis locale, di rinunciare alla wild card concessa da Tennis Australia a causa della sua contrarietà a vaccinarsi, quando – come noto – Tennis Australia ha posto la vaccinazione anti-Covid come condizione obbligatoria per partecipare al torneo. Non stupisce quindi la scelta dei media australiani di chiedere un commento sulla vicenda alla numero uno australiana e del mondo Ashleigh Barty, connazionale e amica personale di Gadecki. “Abbiamo parlato un po’ di questa cosa, ma è un’adulta, ha la sua carriera e prende le sue decisioni – ha esordito Barty, che è vaccinata, al Courier Mail -. È qualcosa che le ho detto molte volte. Per quanto mi riguarda, sono adulta anche io e ho preso le mie decisioni di cui sono responsabile e lei ha fatto esattamente la stessa cosa. Quindi non sono in una posizione in cui cercherò di influenzarla o di fare qualsiasi cosa, in un certo senso, per farle cambiare idea“.
Il discorso di Barty continua, sottolineando la forte amicizia che la lega a Gadecki, che la vede anche come un mentore. “Sono qui come amica, per sostenerla e amarla e ogni volta che vedo Liv, cerco di raggiungerla e parliamo di tutto, non solo di tennis. La vita non è fatta solo di soldi. In effetti, questo è molto in basso nell’elenco delle priorità di chiunque […] Continuo a chiacchierare con lei e la mia opinione su di lei non cambia affatto. Sono orgogliosa che abbia preso la sua decisione per le sue ragioni e tutto ciò che puoi fare è prendere la decisione giusta per te”.
Intanto, dal fronte “vaccinale” arriva anche un’altra notizia. La tennista russa Natalia Vikhlyantseva non potrà partecipare all’Australian Open, poiché vaccinata con il vaccino russo Sputnik, che ad oggi non risulta tra i vaccini riconosciuti da Tennis Australia come validi. La questione resterà da seguire, specialmente se anche altri atleti russi dovessero trovarsi nella sua situazione a causa di Sputnik, a produzione russa.