Manca sempre meno all’Australian Open e la questione vaccinale continua a tenere banco. Dopo le recenti novità sulla non validità di Sputnik resta il dubbio sulla presenza del numero 1 del mondo Novak Djokovic. Il tennista serbo non ha ancora dato notizie sul suo status vaccinale e la sua presenza in Australia resta non confermata nonostante l’iscrizione nell’entry list. Le ultime parole di Srdjian Djokovic rilasciate all’emittente serba K1 TV non sembrano essere molto concilianti e, come spesso accaduto nelle sue interviste, il padre continua a non chiarire la presenza o meno del figlio nello Slam australiano. “Spetta agli organizzatori decidere se vogliono far giocare Novak o meno. Se decidono di non farlo allora è necessario che si prendano le loro responsabilità. Parliamo di un giocatore che ha vinto il torneo in nove circostanze e vuole giocarci, ma deve avere il permesso. Mio figlio farà ciò che pensa sia meglio per lui, nessuno lo obbligherà o gli imporrà il da farsi“.
Sul resto della carriera di Djokovic papà Srdjan non ha molti dubbi. “E se alla fine non giocasse gli Australian Open? Dovremo aspettare il Roland Garros, dove punterà alla vittoria del 21° Slam. Credo che Novak sia ancora molto lontano dal ritiro e prevedo possa giocare altri 2 o 3 anni ai massimi livelli. Credo che abbia la possibilità di vincere altri titoli Slam, penso 4 o 5. Sono convinto che vincerà almeno due volte a Wimbledon“. Chiusura con una frase per la sconfitta in finale dello US Open, in cui Srdjan riconosce i meriti del suo avversario Daniil Medvedev. “Quella sconfitta lo ha colpito e ferito, ma è stato principalmente dovuto al fantastico tennis mostrato da Medvedev. A mio figlio è stato insegnato che lo sport è fatto di vittorie e sconfitte”.