È l’alba di una nuova stagione per Jannik Sinner, che in queste ore è sbarcato in Australia, a Sydney, dopo essere partito nel giorno di Santo Stefano. L’altoatesino numero 10 del mondo giocherà con i colori italiani la ATP Cup dal 1° gennaio e poi sarà in campo all’Australian Open, dove ovviamente cercherà di migliorare il risultato dell’anno scorso (sconfitta al primo turno contro Shapovalov in cinque set). Jannik ha lasciato l’Italia insieme al suo team, composto il preparatore Dalibor Sirola, il fisioterapista Claudio Zimaglia e il coach Riccardo Piatti.
Proprio quest’ultimo ha rilasciato un’intervista esclusiva a Supertennis in cui ha fatto il punto sugli obiettivi del 2022 e sullo spirito con il quale il team si reca nella terra Down Under. “L’obiettivo è giocare 55-60 partite: è il numero che serve per qualificarsi per le ATP Finals. Considerando il livello dei tornei a cui partecipa, se arriva a giocare quella quantità di partite finisce sicuramente tra i primi 8 del mondo”, afferma il coach. E quando gli viene chiesta quale sia stata la cosa più positiva del 2021, Piatti risponde senza dubbi: “Aver giocato in 13 tornei nuovi, dove non eravamo mai stati prima. Aver visto posti dove non era mai stato e aver sperimentato condizioni diverse tra di loro è un fattore importantissimo che tornerà utile nel 2022 – spiega l’allenatore che ha la base a Bordighera -. Per fare un esempio, Madrid e Barcellona sono due tornei sulla terra battuta e in Spagna, ma per le condizioni di gioco richiedono due modi diversi di interpretare la partita. Jannik ha fatto bene a Barcellona e poi a Madrid ha perso da Popyrin perché ha giocato come a Barcellona. Quando tornerà a Madrid nel 2022, saprà che si tratta di un torneo che per il fatto di giocarsi in altura richiede degli accorgimenti simili a quelli che si usano nelle partite indoor”.
E se il 2021 è stato importante perché ha permesso a Sinner di capire cosa sia il tennis ai massimi livelli, un altro episodio molto istruttivo è stato il ko subito da Tiafoe a Vienna che da molti è interpretato come il match che ha impedito a Sinner di qualificarsi direttamente per le Finals di Torino (alle quali ha comunque partecipato, a causa dell’infortunio di Berrettini). “La partita contro Tiafoe? Importantissima – dice Piatti -. Jannik ha capito perché l’ha persa e la prossima volta non la perde, o almeno non così. Ora stiamo lavorando molto sul servizio e sull’aggressività. Jannik deve saper cambiare la palla, aprirsi il campo e venire a rete a chiudere il punto. Deve far pensare di più l’avversario”, chiosa Piatti.
Il tecnico ha anche svelato un adattamento importante nella programmazione di lavoro di Sinner. “Per noi sarà come se la stagione finisse dopo gli Australian Open – ha detto Piatti -. Dopo Melbourne ci fermeremo per una settimana di vacanza. Poi Rotterdam, Dubai, la Davis e i tornei americani”. La lista di appuntamenti è lunga, le ambizioni sono alte: il 2022 di Sinner è pronto a decollare.