ARGENTINA-GRECIA 2-0
F. Delbonis b. M. Pervolarakis 7-6(5) 6-1
D. Schwartzman b. S. Tsitsipas 6-7(5) 6-3 6-3
Il match più atteso di giornata era sicuramente quello tra Stefanos Tsitsipas, al suo esordio stagionale in singolare, contro Diego Schwartzman, e il pubblico della Ken Rosewall Arena non è stato deluso. Giocato con il tetto coperto, l’incontro è stato vinto con merito per 6-7(5) 6-3 6-3 dall’argentino, che ha approfittato dell’evidente calo mentale e fisico del suo avversario nella fase finale dell’incontro. Per oltre un’ora e 40 minuti comunque i due hanno giocato alla pari dando vita a grandi scambi spesso terminati con vincenti. Tsitsipas aveva l’obbligo di portare a casa il punto per la sua nazionale, visto che in precedenza era stato l’albiceleste Federico Delbonis a sconfiggere il greco Michail Pervolarakis per 7-6(5) 6-1, ma purtroppo per i greci il N.4 del mondo non ce l’ha fatta. Mercoledì 5 gennaio l’Argentina darà quindi vita ad un vero e proprio spareggio per il passaggio del turno contro la Polonia.
Nel primo set la prestazione del servizio di Tsitsipas va in crescendo, con le velocità e le percentuali di punti che aumentano col passare dei game. Schwartzman invece da fondo appare maggiormente a suo agio e disinvolto; grazie anche al suo tocco delicato, è lui che riesce a trovare le soluzioni più spettacolari – in particolare due pallonetti vincenti fantastici. Tuttavia, quando lo scambio si allunga è il greco che fa valere la maggior potenza e sembra sempre in grado di poter effettuare il cambio di marcia per passare in vantaggio.
Dal punto di vista tattico Diego ha mirato con insistenza il rovescio di Stefanos, e per gran parte del tempo la strategia è sembrata funzionare; anche il greco però dispone di grande tecnica e dunque ha risposto agli attacchi usando più spesso il back (sebbene l’accuratezza di questo colpo sia via via scemata). Il match, mantenutosi ad alto livello sin dall’inizio, è ulteriormente esploso a livello di spettacolo nel dodicesimo game, quando si sono viste le prime palle break nonché set point per Tsitsipas. L’argentino ha tremato un po’ commettendo due doppi falli nel game, ma alla fine si è guadagnato il tie-break annullando tre set point con grandissimo coraggio, suggellando la difesa del proprio turno di servizio con un rovescio lungolinea magistrale.
Nel tie-break, a differenza dell’intero set, non sono mancati ribaltamenti di fronte, ma è sempre stato il N.4 del mondo a mantenere la testa avanti; alla fine è stato lui a conquistare il set alla quinta chance, a sua volta con un bellissimo rovescio lungolinea. L’andamento incerto del tie-break prosegue anche nei primi due game del secondo set dove i due tennisti, con errori su errori, si concedono vicendevolmente un break: il tennista di Buenos Aires è il primo a fare il regalo, subito seguito dal collega. Tsitsipas si trova a vivere un altro momento di passaggio a vuoto nell’ottavo game, quando manda a palla break nuovamente il suo avversario. Uno dei principali punti di forza di Diego è la sua imperterrita abnegazione, e se è pure vero che il greco gli ha concesso parecchio con i suoi errori, è stato merito suo andarsi a prendere tutto con gli interessi. Il secondo set l’ha chiuso 6-3 con un game impeccabile.
Ricordiamo che questo è il primo match in singolare di Tsitsipas dopo l’intervento chirurgico al gomito destro effettuato a novembre (si era dovuto ritirare sia dal Rolex Paris Masters che dalle Nitto ATP Finals), e dunque la tenuta fisica era tutta da verificare. Il N.13 ATP, conscio di tutto ciò (come ha confermato nell’intervista di fine partita), ha continuato ad accelerare passando in vantaggio anche in apertura di terzo set contro un avversario dal linguaggio del corpo piuttosto arrendevole.
Sotto nel punteggio e quasi a corto di energie, Stefanos ha tentato le accelerazioni con ancor maggior frequenza, ma ciò ha comportato un drastico aumento di errori. L’esito sembrava ormai scritto, ma la mancanza di cinismo di Diego (che non ha sfruttato altre sei palle breck e ha chiuso solamente al quarto match point) ha prolungato lo spettacolo: infine, però, dopo due ore e 44 minuti Diego Schwartzman ha potuto festeggiare la terza vittoria in carriera contro un Top 5, regalando all’Argentina il secondo successo in questa edizione dell’ATP Cup dopo quello per 3-0 con la Georgia. Ora si giocherà tutto mercoledì con la Polonia (Schwartzman, in particolare, è atteso da un altro Top 10 come Hubi Hurkacz), mentre sono definitivamente tramontante le chance per la Grecia di superare il girone.