La notizia di Novak Djokovic ammesso in Australia grazie a un’esenzione medica giunta quasi in extremis ha travalicato i confini dei media tennistici e da più parti giungono voci indignate, tra le quali quelle di Milena Gabanelli ed Enrico Mentana, per quello che può essere visto come un efficacissimo spot no-vax. A favore della diffusione della pandemia, insomma.
Fra chi invece non parteciperà all’Happy Slam, abbiamo già parlato per esempio di Olivia Gadecki, contraria a vaccinarsi, e di Natalia Vikhlyantseva, vaccinata ma con lo Sputnik, ancora non riconosciuto dall’Oms e non tra quelli accettati per l’ingresso in Australia. Tra gli uomini c’è il francese Pierre-Hugues Herbert, singolarista di buon livello e doppista tra i più forti del mondo. Figura ora tra i depennati dall’entry list anche Tennys Sandgren, anch’egli per nulla intenzionato a vaccinarsi, oltre a essere fortemente contrario alle misure restrittive per contenere la pandemia, feroce oppositore della scienza e altre cose che non ci interessa approfondire. Due volte negli ultimi otto a Melbourne (nel 2020 sconfitto da Federer, nel 2018 da Chung), Sandgren avrebbe spiegato al giornalista Ben Rothenberg di non aver presentato una richiesta di esenzione perché “non soddisfaceva nessuno dei criteri previsti”.
Lungi dall’essere invidioso o seccato dall’esenzione concessa a Nole, Tennys mantiene fede alla propria… fede: pur criticandolo senza mezzi termini per come è stata riportata la notizia, non smentisce relativamente al suo forfait dall’AO un report del media britannico Express e si augura anzi che il n. 1 del mondo vinca lo Slam (“hope he wins the whole thing”).