I campioni uscenti della Russia sono stati eliminati dall’ATP Cup 2022 a un passo dalla finale. Sarà invece il Canada di Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov a giocarsi il titolo della terza edizione dell’evento contro lo Spagna nella finale di domenica. I due ragazzi canadesi hanno avuto la meglio di Medvedev e Safiullin con il punteggio di 2-1, vincendo la sfida al super tie-break del doppio; chi l’avrebbe immaginato dopo il netto 0-3 rimediato all’esordio contro gli Stati Uniti. I russi non avevano ancora perso una sfida in doppio in questa ATP Cup (3-0), compresa quella nello spareggio del girone contro gli azzurri Berrettini/Sinner.
Nel primo singolare Roman Safiullin (definito “l’arma segreta russa” in questa ATP Cup) non è riuscito a fermare Denis Shapovalov. Il canadese ha comandato il gioco con la prima di servizio in campo e ha difeso meglio di Safiullin la seconda per la quasi totalità dei primi due set, dove non ha mai concesso una palla break al suo avversario. Le prime chance di break per la Russia sono arrivate alle porte del tie-break della seconda frazione. Shapovalov ha ceduto il set 7-5 e ha rischiato di capitolare in un lunghissimo quarto game nel terzo set. Ha salvato cinque palle del 3-1 per Safiullin, per poi breakkare sul 3-3 e conquistare il primo punto della sfida, 6-4 al terzo. Meritata la vittoria per Shapovalov, che ha superato quota 50 colpi vincenti nelle 2 ore e 40 di match.
Alla fine dei singolari, contro le previsioni della vigilia la miglior partita resterà quella tra i numeri 2, perché Felix Auger-Aliassime ha racimolato solamente quattro game contro Daniil Medvedev. Il campione dell’ultimo US Open (dove in semifinale superò proprio Aliassime tre set a zero) non ha concesso nemmeno una palla break, ha perso solamente 7 punti al servizio e ha pareggiato la sfida con un perentorio 6-4 6-0 in appena 70 minuti.
Sull’1-1, la – ormai ben rodata – coppia russa ha iniziato meglio il doppio decisivo, trovando il vantaggio nel terzo game e conservandolo fino alla conquista del primo parziale, 6-4. Più equilibrio nel secondo, nonostante i canadesi nel quarto gioco si trovino ancora una volta sull’orlo del precipizio, costretti a salvare un break point. Le prime palle break per loro sono arrivate nel dodicesimo game, tre di fila. Alla quarta, i canadesi hanno festeggiato la conquista del set, rimandando tutto al super tie-break.
Proprio il Canada è stata la squadra a mettere la testa avanti per prima, con una bella risposta incrociata di Shapo per il 2-1 e servizio, ma Safiullin ha messo un attacco di rovescio al centro sulla riga per il pareggio. A quel punto il mancino di Toronto è salito in cattedra, e ha dato ai suoi l’allungo con un dritto inside-in alla figura di Medvedev. I canadesi hanno allungato fino al 6-3, ma la Russia è rimasta a contatto solo per essere rintuzzata sul 7-5 da una pittorica stop volley di FAA, il quale ha poi trovato una risposta profonda che Shapovalov ha chiuso a rete per il 9-5. Sul secondo match point è arrivato un doppio fallo del nuovo Top 10, ma sulla seconda successiva Shapovalov è riuscito a trovare una volée di rovescio in allungo che nemmeno Medvedev poteva arpionare, mandando i suoi a sfidare la Spagna in finale.
Sarà quindi un remake della finale delle Davis Cup Finals 2019, prima edizione della Coppa Davis nel nuovo format. Quell’anno furono gli spagnoli a trionfare con Rafa Nadal primo violino, mentre il Canada arrivava da una vittoria in semifinale sulla Russia di Rublev e Khachanov, entrambi assenti nel team di questa ATP Cup. Nel 2019, inoltre, i canadesi non potevano contare su Felix Auger-Aliassime, bensì su Vasek Pospisil come secondo singolarista (e Shapovalov primo) – FAA recuperò da un infortunio per la finale ma venne battuto dal suo probabile avversario di domani, Roberto Bautista Agut.