Rafa Nadal continua a cercare la condizione migliore in vista dell’Australian Open 2022, e lo fa raggiungendo la finale del Melbourne Summer Set contro Emil Ruusuvuori per 6-4 7-5 in un’ora e 56 minuti. Bella partita contro un avversario ostico, il cui gioco anticipato soprattutto con il rovescio lungolinea costituisce un match-up non semplice per il toro di Manacor. Finale N.126 in carriera per lui (88 titoli), la N.49 sul cemento, peraltro la prima da Acapulco 2020 (22 titoli), la N.15 in un ATP 250 (9 titoli).
Nadal è sembrato un po’ contratto nel game d’apertura, trovandosi costretto a salvare due palle break contro un rivale molto centrato e intenzionato ad accelerare quasi su ogni palla, in particolare con il dritto inside-in per costringere il primo seed a piegarsi dal lato del rovescio. Salvatosi in quella circostanza, Nadal è stato molto più solido al servizio ed è sempre stato avanti, piazzando la zampata decisiva sul 5-4 in suo favore: Ruusuvuori ha messo largo un dritto per il 15-30, e dopo non essere riuscito a chiudere sul 40-30 ha concesso la prima palla break dell’incontro (nonché un set point) con un doppio fallo, capitolando con un dritto in rete inevitabile vista la cattiva ricerca di palla con i piedi.
Nel secondo Nadal ha iniziato a commettere qualche sbavatura in più, soprattutto nella seconda parte del parziale. Ruusuvuori è stato il primo ad avere opportunità, sul 2-2, ma Rafa ha salvato una palla break chiudendo uno scambio prolungato con una palla corta vincente di dritto a rivale lontano. Nel game successivo è stato il maiorchino ad avere la possibilità di allungare, ma il classe 1999 ha attaccato bene con il dritto.
La partita sembrava finita poco dopo, perché Ruusuvuori ha commesso un errore di dritto che ha mandato Rafa a servire per il match sul 6-4 5-3, ma a quel punto ha giocato alcuni dei migliori colpi di giornata, tirando un fantastico dritto lungolinea in corsa ed un passate di rovescio per lo 0-30 (non benissimo Nadal con una volée che poteva dargli il punto). Rafa ne è uscito ancora da campione, gestendo i bimani lungolinea dell’avversario con qualche back spezza-ritmo prima di infilare il rovescio a campo aperto; a quel punto però ha messo in corridoio un dritto dal centro, regalando due palle break. Il finlandese ha sprecato la prima con un errore di rovescio, ma si è poi preso il primo break di giornata grazie ad un altro errore di dritto dell’iberico.
Emil si è trovato a due punti dalla sconfitta sul 4-5, ma ne è uscito con una coraggiosa discesa a rete (lob lungo di Nadal) seguita da una grande accelerazione di dritto inside-in. Nel game successivo si è quindi procurato una palla per andare a servire per il set sfondando letteralmente le difese di Nadal sulla diagonale di sinistra prima di accelerare inside-in e chiudere con lo smash; il 20 volte campione Slam ne è però uscito con una perfetta palla corta in uscita dal servizio. Quando il tie-break sembrava vicino (bellissimo il dritto lungolinea in corsa del finnico per il 40-30), un rovescio in contropiede di Ruusuvuori è finito appena largo, e Nadal ha chiuso subito: rovescio sulla riga e vincente di dritto inside-in per il match point, e finale raggiunta su un errore di dritto del valente rivale.
CRESSY CONTINUA A STUPIRE
Non si arresta più l’ascesa del franco-statunitense Maxime Cressy, che ha battuto Grigor Dimitrov per 7-5 7-6(9) in due ore e quattro minuti. 17 ace per il classe 1997, che ha salvato tre set point consecutivi nel secondo set nonché tutte e cinque le palle break concesse all’ex N.3 ATP. Cressy al momento salirebbe alla posizione N.75 delle classifiche (il suo best ranking precedente era la sua attuale classifica di N.112), ma in caso di vittoria salirebbe al N.66 – non male per uno che al primo a UCLA vinse un solo match e venne escluso dalla squadra universitaria di singolare.
Primo set dominato dai servizi, in cui Maxime è stato bravo a sfruttare la prima opportunità avuta a disposizione sul 6-5. Nel finale del secondo, invece, i due hanno iniziato a concedere qualcosina di più: dapprima è stato proprio Cressy ad avere una chance sul 3-4, mentre nel turno successivo è stato Grisha a doversi difendere. Le vere opportunità sono tuttavia arrivate sul 5-5, quando il bulgaro ha avuto ben quattro palle break non consecutive per andare a servire per il set, ma non è riuscito a sfruttarle. Giunti al tie-break, Dimitrov sembrava essersi scrollato di dosso le occasioni mancate portandosi rapidamente sul 6-3, e invece Cressy ha messo in scena una gran rimonta, sprecando a sua volta tre match point prima di chiudere. Sarà interessante vedere come il suo frequente serve-and-volley si misurerà con i colpi liftati di Nadal, ma intanto la Top 100 è assicurata.
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