Rafael Nadal torna a vincere un torneo sul cemento dopo quasi due anni (acapulco febbraio 2020) e lo fa senza perdere un set. In finale il maiorchino ha battuto 7-6(6) 6-3 lo statunitense Maxime Cressy con una prestazione a dire il vero non eccessivamente convincente, ma del resto anche negli altri due match disputati in questa settimana è stata tanta la ruggine che si è dovuto togliere di dosso. La caparbietà e l’enorme esperienza dello spagnolo comunque gli anno permesso di portare a casa il titolo ATP 250 numero dieci della carriera e di iniziare la stagione con la vittoria di un torneo come già accaduto nel 2014 quando vinse a Doha e poi si arrese a Wawrinka in finale a Melbourne. Per Rafa si tratta del titolo N.89 in carriera (su 126 finali) e del N.23 sul cemento (su 49 finali, una in più di Pete Sampras). Si tratta inoltre della diciannovesima stagione di fila in cui vince almeno un torneo: il primo fu a Sopot 2004.
IL MATCH – Durante tutto l’incontro il N.112 del mondo (alla prima finale ATP) non si è discostato dal suo costante piano di gioco: serve and volley praticamente ad ogni suo servizio e risposte in anticipo alla ricerca della rete il più presto possibile. Nel primo set, nonostante percentuali non eccelse alla battuta, Rafa non rischia mai nulla; anzi, è lui ad avere le uniche chance per passare in vantaggio. Senza break comunque si giunge sul 6-6, e a questo punto la tensione gioca un brutto scherzo al 20 volte campione Slam: Rafa commette il quarto doppio fallo nel momento meno opportuno e manda a set point Cressy. quest’ultimo non può non affidarsi al serve and volley ma fallisce la volée (resa ostica dalla risposta di Nadal). Al cambio campo una prima vincente sancisce la fine del primo set per 8 punti a 6. Notevoli i 29 punti vinti a rete dall’americano, ma se ci si aggiungono i 14 errori gratuiti, quasi tutti in risposta, è facile intuire che non si va lontani, almeno in quest’epoca.
Le imprecisioni dell’americano in risposta si dissipano tutte ad inizio secondo set, quando il ventiquattrenne Cressy riesce con insistenza a mettere pressione a Nadal. Rafa gli dà una mano incappando in qualche errore e nel terzo game perde la battuta. Il contro-break è tuttavia immediato e arriva a suon di passanti vincenti di dritto. Lo spagnolo mantiene quindi alta la pressione e alla fine la resistenza statunitense cede nell’ottavo game: con un parziale di 12 punti a 2 Nadal si invola verso la vittoria, e dopo un’ora e tre quarti di godibile tennis può alzare le braccia al cielo ed esultare con visibile gioia.
“Voglio congratularmi con Maxime, il tuo stile porta qualcosa di nuovo al tennis ed è una gran cosa, ti auguro il meglio“, ha detto il vincitore. “Voglio ringraziare tutti gli organizzatori perché è una sfida organizzare un torneo in questo momento, mi sento molto fortunato ad essere qui dopo aver passato dei momenti difficili fra infortuni e Covid. Questo campo, la Rod Laver Arena, è molto speciale per me, ho passato dei grandi momenti qui, ma è il pubblico a renderlo davvero speciale, non vedo l’ora di tornare qui fra una settimana“.
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