[1] A. Karatsev b. [5] L. Sonego 6-2 3-6 6-2
Non riesce l’accesso alle semifinali del Sydney Tennis Classic per Lorenzo Sonego: il N.27 del mondo si deve arrendere dopo quasi tre ore di battaglia ad Aslan Karatsev. Il russo, che già lo aveva battuto in tre set a Dubai lo scorso anno, si conferma particolarmente ispirato in Australia dopo il grande Australian Open giocato nel 2021, quando raggiunse le semifinali partendo dalle qualificazioni.
Nel primo set Sonego ha fatto fatica ad ingranare la marcia. Subìto il break in apertura di partita, il match è andato avanti on-serve fino a che Karatsev ha strappato nuovamente la battuta a Lorenzo nel settimo gioco. Aiutato dalla prima di servizio (di cui l’80% messe in campo), il N.1 del seeding ha poi chiuso al primo set point il parziale per 6-2 senza concedere palle break Sonego e sfruttando una delle 25 opportunità di break avute in tutta la partita.
Ma nel secondo set il torinese ha dimostrato di essere il lottatore che tutti conosciamo. Scrollatosi di dosso la prima frazione e il break subìto in apertura anche del secondo parziale, Lorenzo ha recuperato immediatamente lo svantaggio nel game successivo per poi portarsi avanti nel punteggio. Questo, al termine di un ottavo gioco quasi infinito, con Sonego che ha vinto una “mini battaglia” ai vantaggi alla quinta opportunità di break sfruttando un errore di rovescio di Karatsev. Superato questo scoglio, “Sonny” ha poi chiuso il set 6-3 anche grazie a un bel “servizio e dritto” sul 15-15, a dimostrazione di aver ritrovato i numeri con la prima (69% di punti conquistati nel secondo parziale, dato non trascendentale ma comunque superiore al 59% del set d’apertura).
Il terzo e decisivo set ha visto nuovamente alzare le percentuali alla battuta di Karatsev, che ha dominato in particolare la sfida sulla seconda palla: 7/11 per lui, 5/13 per l’avversario. Sonego ha così potuto poco o nulla, concedendo il break nel sesto gioco e nell’ottavo, decisivo per la sconfitta finale in tre parziali. Karastev affronterà adesso il vincente della sfida tra Evans e Cressy per un posto in finale.
[WC] A. Murray b. [8] D. Goffin 6-2 rit.
Vincere grazie ad un infortunio dell’avversario non è mai bello. Lo sa Andy Murray, che può comunque festeggiare la prima semifinale a livello ATP da quando trionfò ad Anversa nel 2019. Goffin, ritiratosi alla fine del primo set perso 6-2 e in cui aveva anche chiesto un medical time-out, ha sofferto di un infortunio al ginocchio che già lo aveva costretto a terminare la stagione scorsa a settembre. Sir Andy, che conosce bene cosa significhi avere a che fare con problemi fisici per i suoi guai passati all’anca, ha dichiarato al termine del match: “[Goffin] ha perso gli ultimi otto mesi per colpa di un infortunio. Credo che abbia subìto un intervento al gomito e poi ha avuto un problema al ginocchio, ed è davvero ingiusto. Quando diventi più grande gli infortuni possono farti scendere un po’ il morale. Spero che stia bene”.
Sir Andy cerca adesso la sua finale N.69 in carriera (nei giorni scorsi ha dichiarato che uno dei suoi obiettivi di fine carriera è di arrivare a 50 titoli, non impossibile visto che ne ha già 46), e per farlo dovrà vedersela con Reilly Opelka nel primo incontro di sempre tra i due. Lo statunitense ha infatti battuto questa notte il connazionale Brandon Nakashima, che aveva a sua volta eliminato Fognini agli ottavi di finale.
Gli altri risultati della notte a Sydney:
[SE] M. Cressy b. [6] D. Lajovic 6-3 6-4 (ottavo di finale recuperato da ieri, Cressy scenderà di nuovo in campo il 13 gennaio contro Dan Evans)
[3] R. Opelka b. B. Nakashima 7-6(4) 6-2
Articolo a cura di Tommaso Mangiapane