Il caso Djokovic rischia di diventare per il tennis l’equivalente di un buco nero in astrofisica: una vicenda che inghiotte tutto ciò che la circonda. Per ribellarci a questo destino, dedichiamo tempo e attenzione anche a ciò che accade al di fuori delle vicende che hanno coinvolto il tennista serbo e le autorità australiane, cominciando dalla classifica ATP che, nonostante la stagione sia appena cominciata, “eppur si muove”.
E i movimenti che compie sono interessanti. Di seguito la Top 20:
17/01/2022 | Giocatore | 03/01/2022 | Differenza |
1 | Djokovic | 1 | 0 |
2 | Medvedev | 2 | 0 |
3 | Zverev | 3 | 0 |
4 | Tsitsipas | 4 | 0 |
5 | Nadal | 6 | +1 |
6 | Rublev | 5 | -1 |
7 | Berrettini | 7 | 0 |
8 | Ruud | 8 | 0 |
9 | Auger-Aliassime | 11 | +2 |
10 | Sinner | 10 | 0 |
11 | Hurkacz | 9 | -2 |
12 | Norrie | 12 | 0 |
13 | Schwartzman | 13 | 0 |
14 | Shapovalov | 14 | 0 |
15 | Karatsev | 18 | +3 |
16 | Thiem | 15 | -1 |
17 | Federer | 16 | -1 |
18 | Bautista Agut | 19 | +1 |
19 | Garin | 17 | -2 |
20 | Monfils | 21 | +1 |
Qualche annotazione:
- Il canadese Felix Auger-Aliassime – grazie alla vittoria del Canada nella ATP Cup, ottenuta anche con il suo decisivo contributo – torna ad occupare una posizione tra i 10 migliori giocatori del mondo, la numero 9, dopo una fugace apparizione al numero 10 lo scorso novembre. Hubert Hurkacz scende al numero 11: Jannik Sinner torna dunque in Top 10 dopo una fugace uscita la scorsa settimana.
- Aslan Karatsev, grazie alla vittoria conquistata a Sidney, eguaglia il proprio best ranking: il numero 15.
- Il francese Arthur Rinderknech – finalista ad Adelaide 2 – entra tra i primi 50. È numero 48.
- Maxime Cressy – uno degli ultimi interpreti del serve & volley – è stato protagonista di un grande inizio di stagione, prima con la finale di Melbourne e poi con i quarti di finale a Sidney. Questi risultati gli sono valsi l’ingresso per la prima volta in carriera nella top 100; oggi lo troviamo al numero 70.
- Lo statunitense Cressy non è l’unico giocatore ad avere varcato per la prima volta la soglia della Top 100 nel corso di questo mese; il tedesco Oscar Otte (96) e il danese Holger Rune (99) hanno fatto altrettanto. Non ce ne vorrà Otte ma in termini prospettici ci sembra più significativo l’exploit compiuto dal danese; con il suo arrivo, Carlos Alcaraz non è più l’unico tennista nato nel 2003 presente tra i primi 100.
Nell’ultima classifica pubblicata lo scorso anno, nove tennisti italiani occupavano una delle prime 100 posizioni; oggi ne troviamo uno in meno:
17/01/2022 | NOME | NATO NEL |
7 | Berrettini | 1996 |
10 | Sinner | 2001 |
26 | Sonego | 1995 |
32 | Fognini | 1987 |
60 | Musetti | 2002 |
65 | Mager | 1994 |
95 | Cecchinato | 1992 |
98 | Travaglia | 1991 |
Andreas Seppi è scivolato al numero 101. Inizio di stagione importante sotto il profilo statistico per il diciannovenne Flavio Cobolli; il tennista fiorentino è entrato tra i primi 200 giocatori del pianeta, al numero 199.
Un mese di gennaio indimenticabile per Thanasi Kokkinakis; l’australiano in un sol colpo ad Adelaide ha vinto il primo torneo della carriera, ha ricevuto un messaggio di congratulazioni da Roger Federer e si è portato a sole tre posizioni di distanza dalla Top 100. Forse non è troppo tardi per immaginare un futuro importante per un ragazzo di 25 anni che a 20 era arrivato a occupare la poltrona numero 69 e che poi a causa di un’infinita serie di problemi fisici era caduto in una profonda depressione e sembrava perduto per il tennis che conta.
Bentornato Thanasi.