P. Kohlschreiber b. M. Cecchinato 6-4 7-5 7-6(0)
Gli Australian Open continuano a essere un tabù per Marco Cecchinato, che anche quest’anno è costretto a lasciare Melbourne senza aver vinto nemmeno un incontro nel tabellone principale. Il 38enne Philipp Kohlschreiber gli ha rifilato un sorprendente tre set a zero, 6-4 7-5 7-6(0) in 2 ore e 8 minuti. Non è tanto la sconfitta a sorprendere, quanto la facilità con cui è arrivata: il tedesco per i primi due set non ha mai sofferto il gioco di Marco. Ha potuto gestire il match con i suoi ritmi. Tuttavia, essendo calato leggermente mentre il match approcciava le due ore, ha rischiato di rimettere in gioco l’azzurro, che ha avuto un set point nel decimo gioco.
Resta il fatto che Cecchinato ha fatto davvero troppo poco, soprattutto nei turni di risposta. Certo, l’inizio di partita (break a zero nel primo game) non ha aiutato, anche considerando una decisione arbitrale dubbia nel secondo punto del match (punto ripetuto, mentre Marco chiedeva gli fosse assegnato il quindici). Kohlschreiber ha capito subito di dover martellare col servizio dal lato del rovescio avversario: l’italiano non è mai riuscito a trovare una soluzione, nonostante il servizio di Kohli – pur essendo in ottimo ritmo e favorito da un campo veloce – non sia certo quello di Opelka.
Il tedesco, tre volte negli ottavi a Melbourne Park, ha vinto con merito il primo set, commettendo solo 2 errori non forzati. L’attitudine troppo difensiva di Marco l’ha aiutato a mantenere l’inerzia in suo favore, pur dovendo accettare dei turni di risposta in cui è il nostro a comandare. Le sicurezze al servizio del Ceck si sfasciano (come la sua racchetta) sul 5-5, quando ha ceduto il game a 0 con un doppio fallo. Agli archivi anche il secondo parziale 7-5. Impietosi i soli 8 punti vinti in risposta da Cecchinato nell’arco dei due set.
Qualcosa è cambiato nel terzo, nonostante ad avere le occasioni di portarsi avanti sia stato sempre il tedesco, sul 2-2 e sul 4-4, con ottime soluzioni in risposta. L’azzurro però ha provato con ciò che aveva ad allungare la sfida: si è visto cancellare un set point – servizio e dritto – sul 5-4 e sul 6-5 ha pagato ancora l’inconsistenza in risposta, da 15-30 in suo favore. Molto negativo infine il tie-break, dove Kohlschreiber si è limitato a tenere il palleggio, senza forzare come ha fatto invece in altre fasi del match. È riuscito a passare il turno senza perdere set.
“Oggi l’unica cosa che mi è piaciuta della partita che ho giocato è stata la testa, perchè a livello fisico è ancora difficile giocare – ha commentato Cecchinato – Sto rientrando da un infortunio che mi ha tenuto fermo per sette settimane, una lesione al tendine estensore al gomito destro. Ho fatto la preparazione qui iniziando il 30 dicembre, iniziando addirittura a giocare con le palle morbide, per cui non è stato assolutamente facile. Avevo nelle gambe tre set giocati, uno ogni giorno, con altri giocatori, quindi era tutto molto difficile oggi. Tuttavia sono contento perchè dal primo all’ultimo giorno mi sono allenato con grande costanza. Mi sono cancellato dai due tornei precedenti perchè non ero assolutamente in grado di competere, ho ancora un po’ di fastidio nel rovescio, e c’è ancora un po’ di paura che devo ancora scrollarmi di dosso per giocare il rovescio a tutto braccio. Nel terzo set servivo a 130 all’ora perchè ero completamente cotto, spalle, braccio, ma era in preventivo, e bisogna finire la preparazione prima di poter cominciare la stagione sulla terra in Sud America“.
[15] R. Bautista-Agut b. S. Travaglia 7-6(2) 6-4 5-7 6-1
Prestazione ancora una volta generosa, ma sfortunata, quella che ha visto Stefano Travaglia uscire sconfitto dal suo match di primo turno all’Australian Open contro la testa di serie n. 15 Roberto Bautista-Agut. Lo spagnolo non è stato brillantissimo, soprattutto all’inizio, e ha lasciato l’iniziativa del match per lunghi tratti nelle mani del tennista marchigiano, che però ha finito per commettere troppi errori e non ha capitalizzato le occasioni quando si sono presentate.
Soprattutto nel primo set, quando è stato due volte avanti di un break ed ha servito per il set sul 5-4, Travaglia non è riuscito in quei momenti decisivi a innescare i suoi rovesci lungolinea, che tanto male hanno fatto allo spagnolo nel corso di tutto il match, facendosi recuperare e portare al tie-break. Lì l’esperienza di Bautista-Agut è venuta fuori, l’iberico è andato subito 5-1 per poi portare a casa il set 7-2. “In quel frangente non sono riuscito a battere come all’inizio – ha spiegato Travaglia dopo il match – sul 4-3 ho provato a mettere qualche prima più lavorata per aumentare la percentuale, ma se la velocità era più bassa vedevo che lui mi entrava subito in risposta, per cui sarebbe stato necessario trovare delle percentuali superiori servendo a tutta velocità. In ogni modo il primo set è certamente quello dove ho avuto maggiori chance di vittoria rispetto al secondo”.
Quelle occasioni sfumate nel primo parziale sono state una mazzata pesantissima da assorbire per Travaglia, che per una decina di minuti è sparito dal campo subendo un parziale di 19 punti a 4 che ha mandato Bautista-Agut sul 4-0 e due palle del 5-0. Travaglia è riuscito a scrollarsi di dosso la delusione del set ha ottenuto uno dei due controbreak risalendo dall’1-5 al 4-5, arrampicandosi fino ad avere una palla del 5-5, che però il suo avversario ha giocato in maniera molto solida, finendo poi per chiudere il parziale e portandosi avanti per 2 set a 0.
Nel terzo set Travaglia è riuscito a trovare ottima continuità sul servizio, concedendo quasi nulla per buona parte del set, salvandosi abilmente da una palla break sul 4-4 che avrebbe mandato l’avversario a servire per il match, e sul 6-5 è riuscito a prendere qualche rischio nei momenti opportuni, sigillando il set con uno splendido rovescio lungolinea.
Durante la pausa tra il terzo è il quarto set, tuttavia, c’è stat un break di un paio di minuti durante la quale Travaglia ha cominciato a soffrire di un risentimento muscolare nel quadricipite sinistro, con interessamento anche dell’inguine, rendendo molto complicato eseguire il movimento del servizio. “Riuscivo bene a stare da fondo, ma uscire dal servizio sulla gamba sinistra era molto difficile – ha detto Travaglia – Era piuttosto caldo, avevamo speso molto nei primi tre set, per cui è comprensibile, anche se non me l’aspettavo”.
Per l’italiano la stagione prosegue con il doppio dell’Australian Open in coppia con Djere, per poi trasferirsi in India a Pune (250) e Bangalore (Challenger) e poi al torneo indoor di Marsiglia (250) prima di valutare la partecipazione ai due tornei sul cemento di Indian Wells e Miami.