[7] M. Berrettini b. [31] C. Alcaraz 6-2 7-6(3) 4-6 2-6 7-6(5)
Non ha tradito le aspettative il match più atteso della giornata (o forse della settimana). Duecentocinquanta minuti di tennis magari non sempre straordinario, ma che ha certamente regalato grande tensione fino alla fine. La partenza troppo disinvolta di Alcaraz che ha perso sei giochi consecutivi dal 2-2 del primo set, dopo che era sembrato uscire dai blocchi in maniera perfetta, ha creato un match ad handicap per lo spagnolo, che poi è riuscito a rimettere la partita sui binari a lui più favorevoli, asciugando le energie di un Berrettini quasi sfinito per gli ultimi due set.
Il n.1 italiano ha confermato la sua grande forza mentale, aggrappandosi alla sua battuta e ai suoi schemi di gioco essenziali, che riescono ad essere efficaci anche quando le gambe non rispondono come dovrebbero. Nel finale thriller del match, Alcaraz (che aveva un record di 3-0 in carriera nei match al quinto set, e aveva battuto Berrettini pochi mesi fa proprio in un tie-break decisivo) ha dimostrato i suoi 18 anni, andando in pezzi per primo sul rettilineo finale, ma uscendo a testa alta da un torneo che sicuramente lo vedrà protagonista in un futuro molto prossimo.
La partita
Inizio di match complicato per Berrettini, che nel primo turno di battuta ha subito dovuto annullare quattro palle break, peraltro tutte gestite magnificamente con la battuta. Alcaraz ha scelto di rispondere da molto vicino al campo per cercare di cogliere Berrettini fuori equilibrio all’uscita del movimento del servizio, e nello scambio ha cercato di giocare colpi filanti e rapidi per non dare troppo tempo a Matteo di fare le sue aperture.
Dopo un secondo turno di battuta molto tribolato, Berrettini è riuscito ad approfittare di un game un po’ meno incisivo di Alcaraz che con due gratuiti di diritto e un doppio fallo è stato lui il primo a subire il break al quinto gioco, finendo poi per concederne un secondo due game più tardi, sempre tradito dal diritto tirato sempre a tutta velocità ma senza sufficiente controllo.
Dopo uno scatto dalla griglia di partenza che migliore non poteva essere, Alcaraz probabilmente si aspettava un andamento diverso, ma Berrettini raccoglie tutto quello che gli viene concesso e anche all’inizio del secondo set ha conquistato subito un break di vantaggio, il terzo consecutivo, che gli ha consentito di andare subito avanti nel punteggio. Quel vantaggio non è stato però sufficiente per portare a casa il parziale, perché sul 4-3 è incappato in un paio di errori gratuiti, e Alcaraz è riuscito a iniziare lo scambio padroneggiando sulla diagonale rovescia, chiudendo il game con un magnifico rovescio slice incrociato.
Il secondo set è quindi arrivato al tie-break, nel quale Berrettini ha compiuto lo strappo decisivo prima ringraziando per un doppio fallo di Alcaraz sul 2-1, e poi mettendo a segno uno splendido passante di rovescio lungolinea tagliato per andare 4-1 e doppio break avanti.
Una chance per potenzialmente uccidere la partita si è palesata a Berrettini anche all’inizio del terzo set, quando si è ritrovato, senza colpo ferire, sullo 0-30 nel primo game di servizio di Alcaraz, ma lo spagnolo è riuscito a mettere a segno un paio di buoni servizi ed a conquistare quattro punti consecutivi per mantenere il punteggio in linea di galleggiamento. Con la prima di servizio il tennista romano conquistava cinque punti su sei, e Alcaraz non accennava ad arretrare mezzo passo dalla sua posizione in risposta che a inizio match sembrava fare miracoli, ma che con il passare dei minuti diventava sempre meno efficace.
Sul 4-3 Berrettini aveva un’altra chance da 0-30, ma le due risposte arrischiate sulle seconde dell’avversario finivano entrambe fuori, e la chance volava via in un baleno. Così come in un baleno si concretizzavano i sette punti consecutivi che mandavano Alcaraz a 0-40 sul game successivo e lo mandavano poi a servire per il set dopo poco più di due ore di gioco.
Nel quarto parziale lo spagnolo si è messo a pazientare maggiormente sugli scambi e mentre le ombre tagliavano la Rod Laver Arena in due rendendo molto complicato vedere la palla, Berrettini aveva un evidente calo di energia che gli costava due break e di conseguenza anche il set. Il match si decideva al quinto.
Con l’inerzia tutta a suo favore Alcaraz provava a premere subito sull’acceleratore per prendere subito il largo, ma il servizio di Berrettini è sempre una certezza, e teneva la partita in equilibrio. Nonostante un capitombolo causato da una caviglia appoggiata male, Matteo teneva il servizio in un terzo game complicato, nel quale ha dovuto fare i conti con le energie rimaste e con una palla break a sfavore. Poco dopo Alcaraz si inceppava un attimo in due doppi falli e doveva ricorrere a un gran diritto per cancellare la palla dell’1-3.
Il quinto set procedeva tra tensione e servizi: sul 5-6 30-30 Alcaraz metteva lungo un diritto al volo concedendo un match point a Berrettini, che sulla seconda di servizio provava senza troppa convinzione a spostarsi sul diritto e rispondeva in rete. Nel tie-break a 10 si partiva con due minibreak nei primi due punti. Lo strappo decisivo è arrivato sul 5-4 Berrettini, con una stecca diritto di Alcaraz, e poi, sull’8-5, un altro diritto in corridoio dello spagnolo e un doppio fallo per chiudere la partita.
Ottavi possibili
Superato quello che sulla carta sembrava il potenziale ostacolo più duro, ora Matteo Berrettini deve recuperare tutte le energie che può per provare a sfruttare questo tabellone che, per le note vicende, ha visto Novak Djokovic sparire dal suo quarto e costruirgli un percorso praticabile verso la semifinale. Negli ottavi di finale l’avversario di Berrettini sarà Pablo Carreno Busta, un avversario che non ha mai incontrato, per poi andarsi a scontrare con chi proverrà dalla zona di Kecmanovic e Monfils. Pensare in grande è ormai d’obbligo.