[11] J. Sinner b. [32] A. D e Minaur 7-6(3) 6-3 6-4
Il tennis maschile italiano continua ad ottenere successi su successi e a riscrivere le pagine di questo sport. Passo dopo passo i tennisti azzurri si stanno ritagliando quello spazio nell’Olimpo mondiale che da tempo mancava ai giocatori del nostro Paese. Sulla Rod Laver Arena, Jannik Sinner mette un altro tassello in questo senso e, battendo il padrone di casa Alex De Minaur, raggiunge Matteo Berrettini (qui il resoconto del suo incontro) ai quarti di finale dell’Australian Open 2022.
É la seconda volta nell’era Open che due giocatori italiani arrivano contemporaneamente a questo punto di un torneo dello Slam. Solamente Panatta e Bertolucci ci erano riusciti, nel ’73 al Roland Garros. Il torneo parigino è stato testimone anche dell’unicum storico con due azzurri in semifinale: accadde ben 62 anni fa. Non sembra il caso di fare pronostici e stuzzicare il dio del fato, quindi ci limitiamo a vedere cosa accadrà nelle prossime partite. Nello specifico, Sinner affronterà uno tra Tsitsipas e Fritz, mentre Berrettini se la vedrà con Monfils. I due alfieri azzurri stanno aggiungendo nuovi capitoli al grande libro del tennis italiano, ma anche di quello mondiale. Jannik, che eguaglia il suo miglior risultato negli Slam dopo quello del 2020 a Parigi, è diventato infatti il secondo più giovane giocatore a raggiungere i quarti di finale a Melbourne Park dal 2015. Prima di lui solo Nick Kyrgios, che ci riuscì proprio in quell’anno all’età di 19 anni e 280 giorni.
Se questi numeri non bastassero, si tratta del quinto italiano a raggiungere i quarti di finale in Australia dopo De Stefani, Pietrangeli, Caratti e ovviamente Berrettini. E visto che, come diceva Eduardo De Filippo “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male“, lasciando a voi eventuali conclusioni, vi diciamo anche che Sinner aveva vinto entrambi i precedenti con de Minaur (a Sofia 2020 e alle Next Gen Finals del 2019) finendo nelle due occasioni per conquistare anche il torneo.
IL MATCH
Sinner vince e lo fa con merito. Dopo un primo set combattuto, con l’azzurro che ha concesso diverse chance a De Minaur sul proprio servizio, Jannik ha dimostrato la maturità che potrebbe non addirsi a un ragazzo di 20 anni, ma che ormai abbiamo imparato a conoscere. Il N.10 del mondo ha poi dilagato nel secondo parziale e arginato il tentativo di rientrare dell’australiano nel terzo. A fine partita i numeri sono chiari: 35 vincenti a 24 per Sinner, che ha vinto anche 111 punti contro i 91 di De Minaur. Per lui anche due ace in più dell’avversario: 9-7.
PRIMO SET
La partita si dimostra combattuta fin dalle prime battute, con tre dei primi quattro game che si risolvono ai vantaggi. De Minaur è aggressivo in risposta e nello scambio cerca spesso il dritto di Sinner, cosa che lo porta ad avere subito una palla-break, annullata con un rovescio difensivo dall’azzurro. Nel terzo gioco l’australiano ha altre tre opportunità per portarsi avanti, ma il N.10 del ranking è bravo a non perdere la calma. Prima gioca un coraggioso servizio-dritto sulla seconda, quindi approfitta di due errori non forzati di de Minaur per evitare guai.
Nel primo set il rovescio è il colpo che dà maggiori garanzie (e ovviamente punti) a Sinner. Quando l’australiano stuzzica la diagonale sinistra di Jannik, viene spesso costretto a mettere in mostra tutte le sue doti di “Demon” recuperatore assatanato. É invece con il dritto che de Minaur annulla la prima e unica palla break avuta dall’altoatesino nel set. Sinner rischia qualcosa in più nei propri turni di battuta e mette poco più del 50% di prime in campo ma quando lo fa è spesso chirurgico e, anche grazie a sei ace, non concede più opportunità all’avversario. Il tie-break appare dunque come la fisiologica conclusione del primo parziale.
Gioco decisivo che si apre con il mini-break conquistato dal ventenne di San Candido, definito da lui stesso a fine partita come “un punto che ha fatto la differenza“; lo riperde, ma comunque si gira sul 4-2 per lui. Dal cambio campo in poi Sinner vince altri due punti consecutivi e al secondo set point mette la parola fine alla frazione per 7-3. Proprio lo stesso punteggio con cui De Minaur aveva vinto il tie-break del precedente tra i due a Sofia.
SECONDO SET
Come in apertura di match, Sinner offre subito chance di break sul proprio servizio. Due per l’esattezza, riuscendo poi a rimontare dal 15-40. Il classe 1999 di Sydney fa lo stesso, ma alla seconda opportunità l’azzurro trova il primo break dell’incontro. Spettacolare in questo frangente la demi-volée nel terzo gioco di Jannik per portarsi 40-0 e andare a consolidare il vantaggio. Da applausi poi il passante incrociato di rovescio nel settimo game dopo un grande scambio prolungato, grazie al quale Sinner si guadagna i complimenti anche di De Minaur.
Le energie del Demone australiano iniziano a scemare poco alla volta e Jannik, nonostante il continuo numero di punti concessi alla battuta, si dimostra solido nei momenti in cui sembra maggiormente in difficoltà. Inoltre, quando il N.10 del mondo scende a rete, è una sentenza: 9 punti su 10 con questo fondamentale. Il servizio continua ad essere molto preciso quando Sinner ne ha più bisogno e con il nono ace dell’incontro si guadagna la palla per chiudere il secondo set. Il consolidamento del vantaggio sul 2-0 avviene grazie a un dritto di De Minaur finito sotto il nastro.
TERZO SET
Pronti via e Sinner si porta avanti anche nel terzo set strappando subito il servizio all’australiano nel primo game. Da lì in poi l’azzurro è implacabile. Il dritto, tanto ricercato da de Minaur nel primo parziale, diventa una sentenza. Il secondo break ottenuto nel quinto gioco, peraltro a zero, non fa comunque perdere le speranze al N.42 del ranking. Il giocatore di casa ha infatti un moto di orgoglio nel game successivo, tenendo poi la battuta e mettendo pressione a Sinner. Ma il sangue dell’altoatesino è freddo come le temperature con cui è cresciuto. Con la solita determinazione e facendo affidamento al proprio servizio e al dritto, alza nuovamente il livello e chiude il terzo set 6-4 e quindi la partita.